Milanisti poco “Allegri”: Real Madrid-Milan 2-0

Non c’è stata partita, il Real Madrid ha sovrastato il Milan sia dal punto di vista fisico che da quello della tattica. Mourinho mette in campo undici “Grifoni” che come i mitici uccelli dal becco d’aquila e il corpo da leone hanno saputo difendere e custodire i tesori del Real al Bernabeu. Il Milan? Non …

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Milanisti poco “Allegri”: Real Madrid-Milan 2-0

Non c’è stata partita, il Real Madrid ha sovrastato il Milan sia dal punto di vista fisico che da quello della tattica. Mourinho mette in campo undici “Grifoni” che come i mitici uccelli dal becco d’aquila e il corpo da leone hanno saputo difendere e custodire i tesori del Real al Bernabeu. Il Milan? Non …

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Penne al pesto alla siciliana

Togliete la parte centrale dei pomodori e tagliateli a metà poi rimuovete la parte interna bianca, schiacciateli eliminando i semi. Mettete nel robot da cucina i pomodori, aggiungete le noci e l’aglio poi fate tritare alla massima velocità per circa 30-40 secondi. Insaporite con un po’ di sale e pepe la ricotta e metà del parmigiano, frullate per amalgamare gli ingredienti. Aggiungete il basilico, richiudete il robot da cucina e continuate a frullare. Con il mixer in funzione aggiungete un’abbondante quantità di olio a filo, poi aggiungete l’altra metà del parmigiano, un pizzico di sale e frullate fino a quando il composto sarà ben amalgamato. A questo punto il pesto è pronto trasferitelo in una ciotola. Ora buttate la pasta e quando sarà cotta spegnete il fuoco e mettete un mestolo di pesto in una ciotola capiente, scolate la pasta e mettetela dentro la ciotola. Aggiungete il pesto e girate bene la pasta. A questo punto servitela sul piatto da portata e decorate il piatto con una bella foglia di basilico.

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Penne al pesto alla siciliana

Togliete la parte centrale dei pomodori e tagliateli a metà poi rimuovete la parte interna bianca, schiacciateli eliminando i semi. Mettete nel robot da cucina i pomodori, aggiungete le noci e l’aglio poi fate tritare alla massima velocità per circa 30-40 secondi. Insaporite con un po’ di sale e pepe la ricotta e metà del parmigiano, frullate per amalgamare gli ingredienti. Aggiungete il basilico, richiudete il robot da cucina e continuate a frullare. Con il mixer in funzione aggiungete un’abbondante quantità di olio a filo, poi aggiungete l’altra metà del parmigiano, un pizzico di sale e frullate fino a quando il composto sarà ben amalgamato. A questo punto il pesto è pronto trasferitelo in una ciotola. Ora buttate la pasta e quando sarà cotta spegnete il fuoco e mettete un mestolo di pesto in una ciotola capiente, scolate la pasta e mettetela dentro la ciotola. Aggiungete il pesto e girate bene la pasta. A questo punto servitela sul piatto da portata e decorate il piatto con una bella foglia di basilico.

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Il vaso Nascondino di Alessandro D’Angeli

La serie di vasi NASCONDINO, denota una nuova concezione di vaso come complemento di arredo per esterni: non più elemento scultoreo e statico, ma elemento che prevede interazione con il fruitore. Con la serie NASCONDINO si vuole accorpare all’elemento vaso-contenitore, un attributo propriamente ludico, inserendo il tutto in un contesto di riqualifica degli spazi aperti. …

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Il vaso Nascondino di Alessandro D’Angeli

La serie di vasi NASCONDINO, denota una nuova concezione di vaso come complemento di arredo per esterni: non più elemento scultoreo e statico, ma elemento che prevede interazione con il fruitore. Con la serie NASCONDINO si vuole accorpare all’elemento vaso-contenitore, un attributo propriamente ludico, inserendo il tutto in un contesto di riqualifica degli spazi aperti. …

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E’ guerra tra Rooney e il Manchester United

Tra Rooney-Manchester United è guerra. A confermarlo sono le parole dello stesso Ferguson, a quanto pare, sorpreso dal comportamento del giocatore: “Non riusciamo a capire come mai voglia andarsene – ha detto Alex Ferguson del suo numero 10 in conferenza stampa -. Siamo confusi come chiunque altro”. Rooney intanto non giocherà nel match di Champions League di domani contro il Bursaspor a causa di un incidente alla caviglia. Wayne Rooney non ha che da scegliere, da una lato il Chelsea di “Sir Carletto” dall’altro il City di Mancini gli stanno facendo la corte.  La possibilità che Rooney possa trasferirsi al City è molto concreta; sarebbe stato lo stesso attaccante (rivela il Daily Mail) a confidare la concreta possibilità ai compagni di squadra. Per quanto riguarda il Chelsea , seconda opzione possibile,  la strada è un po’ più in salita, poichè lo stesso Carlo Ancelotti si è detto “in attesa degli sviluppi” .

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E’ guerra tra Rooney e il Manchester United

Tra Rooney-Manchester United è guerra. A confermarlo sono le parole dello stesso Ferguson, a quanto pare, sorpreso dal comportamento del giocatore: “Non riusciamo a capire come mai voglia andarsene – ha detto Alex Ferguson del suo numero 10 in conferenza stampa -. Siamo confusi come chiunque altro”. Rooney intanto non giocherà nel match di Champions League di domani contro il Bursaspor a causa di un incidente alla caviglia. Wayne Rooney non ha che da scegliere, da una lato il Chelsea di “Sir Carletto” dall’altro il City di Mancini gli stanno facendo la corte.  La possibilità che Rooney possa trasferirsi al City è molto concreta; sarebbe stato lo stesso attaccante (rivela il Daily Mail) a confidare la concreta possibilità ai compagni di squadra. Per quanto riguarda il Chelsea , seconda opzione possibile,  la strada è un po’ più in salita, poichè lo stesso Carlo Ancelotti si è detto “in attesa degli sviluppi” .

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Alcol e giovani: l’ultima via di fuga

Già a undici anni si beve. Il motivo?Ovviamente il “bere per bere” a qualunque ora e senza limiti. L’Italia ha il record, negli altri paesi si comincia  a tredici anni. Si beve in modo smodato poiché l’alcol è usato per sballare. Sono ragazzi apparentemente normali, che vanno a scuola anche magari  con risultati più che sufficienti, impossibile distinguerli dagli altri, se non vengono visti durante la sbronza. Per i giovani ubriacarsi è di moda, è motivo di vanto, essere protagonista del gruppo. I ragazzini si vantano di aver preso sbornie incredibili. Si comincia con gli happy hour, si continua con birra, chupito, superalcolici, e infine lui il “beverone”, nel quale si mette di tutto di più, rendendo anche il sapore un misto tra la benzina e l’antibiotico alla fragola x la tonsillite, ma non importa…alla goccia e via! Bere fa più morti della droga fra i giovanissimi. E’ strano da dire, ma manca “l’educazione al bere”, cioè la naturale e sana voglia di gustarsi un bicchiere di vino, senza ridursi a zombi in coma etilico. Sembrerebbe quasi un mezzo per socializzare, non più una trasgressione, ma un terribile conformismo, una parola d’ordine. L’alcol sembra aver sostituito i divertimenti, i desideri e gli entusiasmi di alcuni giovani. Annoiati, non capiti, stressati già in tenera età, superimpegnati a sembrare grandi, “fighi”. In realtà  cercano una forza nell’alcol,  un senso, questo vuol dire essere grandi?

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Alcol e giovani: l’ultima via di fuga

Già a undici anni si beve. Il motivo?Ovviamente il “bere per bere” a qualunque ora e senza limiti. L’Italia ha il record, negli altri paesi si comincia  a tredici anni. Si beve in modo smodato poiché l’alcol è usato per sballare. Sono ragazzi apparentemente normali, che vanno a scuola anche magari  con risultati più che sufficienti, impossibile distinguerli dagli altri, se non vengono visti durante la sbronza. Per i giovani ubriacarsi è di moda, è motivo di vanto, essere protagonista del gruppo. I ragazzini si vantano di aver preso sbornie incredibili. Si comincia con gli happy hour, si continua con birra, chupito, superalcolici, e infine lui il “beverone”, nel quale si mette di tutto di più, rendendo anche il sapore un misto tra la benzina e l’antibiotico alla fragola x la tonsillite, ma non importa…alla goccia e via! Bere fa più morti della droga fra i giovanissimi. E’ strano da dire, ma manca “l’educazione al bere”, cioè la naturale e sana voglia di gustarsi un bicchiere di vino, senza ridursi a zombi in coma etilico. Sembrerebbe quasi un mezzo per socializzare, non più una trasgressione, ma un terribile conformismo, una parola d’ordine. L’alcol sembra aver sostituito i divertimenti, i desideri e gli entusiasmi di alcuni giovani. Annoiati, non capiti, stressati già in tenera età, superimpegnati a sembrare grandi, “fighi”. In realtà  cercano una forza nell’alcol,  un senso, questo vuol dire essere grandi?

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Ayurveda: la medicina degli “umori”

Spesso quando si parla di Ayurveda lo si fa  in modo riduttivo indicando prescrizioni di preparati a base di erbe e sostanze naturali, massaggi, terapie di purificazione e rilassamento abbinate a cosmetici,  invece si tratta di una scienza medica antica che si può considerare “complementare” alla medicina occidentale. 
Infatti mentre quest’ultima si concentra sulle manifestazioni della malattia, l’Ayurveda insegna che tutte le malattie colpiscono sia il corpo che la mente e che questi due aspetti non devono mai essere curati separatamente. 
Accanto ad una visione olistica, che potrebbe apparire di difficile comprensione per una mentalità occidentale, l’Ayurveda vuole un approccio totale, che includa psicologia, genetica, sessualità, alimentazione e relazioni, proponendo quindi un modello di salute legato allo “stile di vita”. Il medico ayurveda usa erbe e minerali resi assimilabili attraverso trattamenti speciali, delle quali potenzia gli effetti attraverso massaggi e ad altre terapie. 
La medicina Ayurvedica quindi è un sistema diagnostico-terapeutico comprensivo di medicine che combinano le terapie naturali, con un approccio altamente personalizzato per il trattamento delle varie patologie. Questo tipo di medicina pone identica importanza sul corpo, la mente e lo spirito, condizione indispensabile per la salute globale.
La cura comincia con l’identificazione del profilo personale, e questa include la forza e la suscettibilità del singolo soggetto ad ammalarsi.

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Ayurveda: la medicina degli “umori”

Spesso quando si parla di Ayurveda lo si fa  in modo riduttivo indicando prescrizioni di preparati a base di erbe e sostanze naturali, massaggi, terapie di purificazione e rilassamento abbinate a cosmetici,  invece si tratta di una scienza medica antica che si può considerare “complementare” alla medicina occidentale. 
Infatti mentre quest’ultima si concentra sulle manifestazioni della malattia, l’Ayurveda insegna che tutte le malattie colpiscono sia il corpo che la mente e che questi due aspetti non devono mai essere curati separatamente. 
Accanto ad una visione olistica, che potrebbe apparire di difficile comprensione per una mentalità occidentale, l’Ayurveda vuole un approccio totale, che includa psicologia, genetica, sessualità, alimentazione e relazioni, proponendo quindi un modello di salute legato allo “stile di vita”. Il medico ayurveda usa erbe e minerali resi assimilabili attraverso trattamenti speciali, delle quali potenzia gli effetti attraverso massaggi e ad altre terapie. 
La medicina Ayurvedica quindi è un sistema diagnostico-terapeutico comprensivo di medicine che combinano le terapie naturali, con un approccio altamente personalizzato per il trattamento delle varie patologie. Questo tipo di medicina pone identica importanza sul corpo, la mente e lo spirito, condizione indispensabile per la salute globale.
La cura comincia con l’identificazione del profilo personale, e questa include la forza e la suscettibilità del singolo soggetto ad ammalarsi.

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