La Pubblicità Su Twitter

Se avete usato Twitter almeno una volta saprete che il social network del micro blogging ha una vasta popolarità a livello mondiale, Twitter ospita persino un grande numero di celebrità che sfruttano tutto quello che il web ha da offrire. Twitter è stato creato da Jack Dorsey nel 2006 e sfrutta l’idea di base degli sms, ma benché il sito abbia ottenuto una notevole popolarità non ha mai realizzato dei profitti. I social network sono aziende come le altre e per funzionare e coprire i costi della loro attività devono ricevere delle entrate. Il modo più semplice e usato per fare profitti è sfruttare l’internet marketing. Molti social network hanno già integrato dei moduli pubblicitari nei loro siti web per produrre delle entrate, ad esempio Facebook ha dedicato il lato sinistro delle pagine degli utenti agli avvisi pubblicitari. Twitter ha annunciato di recente la sua intenzione di introdurre la pubblicità nei suoi flussi di ricerca per incrementare i ricavi. L’annuncio ha diviso l’opinione degli avidi utenti di Twitter e degli esperti di internet marketing. La maggior parte degli utenti di Twitter non desidera essere bombardata da messaggi pubblicitari perché questo interferirebbe con il loro modo di interagire con il sito internet.

Read moreLa Pubblicità Su Twitter

La Pubblicità Su Twitter

Se avete usato Twitter almeno una volta saprete che il social network del micro blogging ha una vasta popolarità a livello mondiale, Twitter ospita persino un grande numero di celebrità che sfruttano tutto quello che il web ha da offrire. Twitter è stato creato da Jack Dorsey nel 2006 e sfrutta l’idea di base degli sms, ma benché il sito abbia ottenuto una notevole popolarità non ha mai realizzato dei profitti. I social network sono aziende come le altre e per funzionare e coprire i costi della loro attività devono ricevere delle entrate. Il modo più semplice e usato per fare profitti è sfruttare l’internet marketing. Molti social network hanno già integrato dei moduli pubblicitari nei loro siti web per produrre delle entrate, ad esempio Facebook ha dedicato il lato sinistro delle pagine degli utenti agli avvisi pubblicitari. Twitter ha annunciato di recente la sua intenzione di introdurre la pubblicità nei suoi flussi di ricerca per incrementare i ricavi. L’annuncio ha diviso l’opinione degli avidi utenti di Twitter e degli esperti di internet marketing. La maggior parte degli utenti di Twitter non desidera essere bombardata da messaggi pubblicitari perché questo interferirebbe con il loro modo di interagire con il sito internet.

Read moreLa Pubblicità Su Twitter

Ad ognuno la sua paura!

Esistono paure che a solo a sentirle nominare fanno ridere, chi potrebbe aver paura dei frutti di mare, ostraconofobia; della verdura, lachanofobia; degli angoli di case e palazzi, gonofobia; degli oggetti spigolosi, spigolofobia.  Eppure, per chi soffre di queste fobie, oggetti assolutamente innocui come una vongola, un cetriolo o uno spigolo si trasformano in incubi terrificanti, rendendo la vita di tutti i giorni difficile e paurosa come una specie di film dell’orrore. Perchè se aver paura dei serpenti o degli ascensori troppo piccoli è socialmente accettato e capito, temere tremendamente le ginocchia proprie e altrui genufobia o le scale batmofobia, può rendere difficile o quasi impossibile avere un lavoro e condurre una normale esistenza in mezzo alle altre persone. Si tratta quindi di disturbi un po’ insoliti, ma sicuramente seri e invalidanti, che possono colpire un po’ tutti, indistintamente. La buona notizia è che dalle fobie si può guarire, basta scegliere la strada giusta: come affidarsi alla psicoterapia comportamentale, oppure attraverso ipnosi, fino ad arrivare ai farmaci per i casi più gravi. 
Nel dettaglio, quali sono le fobie più comuni, ma anche strane, che influenzano la vita degli italiani?

Read moreAd ognuno la sua paura!

Ad ognuno la sua paura!

Esistono paure che a solo a sentirle nominare fanno ridere, chi potrebbe aver paura dei frutti di mare, ostraconofobia; della verdura, lachanofobia; degli angoli di case e palazzi, gonofobia; degli oggetti spigolosi, spigolofobia.  Eppure, per chi soffre di queste fobie, oggetti assolutamente innocui come una vongola, un cetriolo o uno spigolo si trasformano in incubi terrificanti, rendendo la vita di tutti i giorni difficile e paurosa come una specie di film dell’orrore. Perchè se aver paura dei serpenti o degli ascensori troppo piccoli è socialmente accettato e capito, temere tremendamente le ginocchia proprie e altrui genufobia o le scale batmofobia, può rendere difficile o quasi impossibile avere un lavoro e condurre una normale esistenza in mezzo alle altre persone. Si tratta quindi di disturbi un po’ insoliti, ma sicuramente seri e invalidanti, che possono colpire un po’ tutti, indistintamente. La buona notizia è che dalle fobie si può guarire, basta scegliere la strada giusta: come affidarsi alla psicoterapia comportamentale, oppure attraverso ipnosi, fino ad arrivare ai farmaci per i casi più gravi. 
Nel dettaglio, quali sono le fobie più comuni, ma anche strane, che influenzano la vita degli italiani?

Read moreAd ognuno la sua paura!

Stop alla violenza

Basta guardare la televisione o leggere un giornale per rendersi conto di quanta violenza ci sia nel mondo e da quanti problemi siamo quotidianamente afflitti. Eppure, nonostante l’alto livello di civilizzazione, forse proprio a causa di questo, ci sentiamo insicuri e minacciati, dal mondo che ci circonda e dalle persone stesse che ci sono attorno. Le nostre aspettative di sicurezza sono aumentate,  di pari passo con il desiderio di condurre una vita lunga, piacevole e tranquilla.  La violenza prospera su un terreno di eccessiva tolleranza per cui il criminale gode di eccessive giustificazioni, si cerca sempre un alibi alle azioni più riprovevoli, come se il fatto di essere “cattivo” fosse riconducibile a traumi infantili, all’esclusione sociale, alla famiglia,alla società. E’ quindi giusto essere violento, perchè si è subita violenza? Il concetto di “responsabilità” deve tornare nel suo significato più ampio, e deve essere un dovere di entrambi: sia di chi compie l’abuso, sia di chi assiste all’atto. La società, chi è preposto all’ordine pubblico, non può tollerare i comportamenti violenti, anche quelli di minore entità.  Combattere la violenza non significa renderla più esplosiva e pericolosa, anche se certamente la repressione non basta. Difendersi dai delinquenti non è l’unico mezzo per risanare la società, ma cercando di evitare che tante cose capitino, magari intervenendo prima dove è necessario. Quindi conviene agire a monte, quando la persona è piccola, già dalle scuole elementari bisogna insegnare cosa sia il rispetto, e che la vita è un valore, e nessuno ha il diritto di dire il contrario. L’educazione, questo termine ormai caduto in disuso, deve essere l’arma contro tutti i comportamenti violenti, dal più banale e “irrisorio”, a quello “senza ritorno”.

Read moreStop alla violenza

Stop alla violenza

Basta guardare la televisione o leggere un giornale per rendersi conto di quanta violenza ci sia nel mondo e da quanti problemi siamo quotidianamente afflitti. Eppure, nonostante l’alto livello di civilizzazione, forse proprio a causa di questo, ci sentiamo insicuri e minacciati, dal mondo che ci circonda e dalle persone stesse che ci sono attorno. Le nostre aspettative di sicurezza sono aumentate,  di pari passo con il desiderio di condurre una vita lunga, piacevole e tranquilla.  La violenza prospera su un terreno di eccessiva tolleranza per cui il criminale gode di eccessive giustificazioni, si cerca sempre un alibi alle azioni più riprovevoli, come se il fatto di essere “cattivo” fosse riconducibile a traumi infantili, all’esclusione sociale, alla famiglia,alla società. E’ quindi giusto essere violento, perchè si è subita violenza? Il concetto di “responsabilità” deve tornare nel suo significato più ampio, e deve essere un dovere di entrambi: sia di chi compie l’abuso, sia di chi assiste all’atto. La società, chi è preposto all’ordine pubblico, non può tollerare i comportamenti violenti, anche quelli di minore entità.  Combattere la violenza non significa renderla più esplosiva e pericolosa, anche se certamente la repressione non basta. Difendersi dai delinquenti non è l’unico mezzo per risanare la società, ma cercando di evitare che tante cose capitino, magari intervenendo prima dove è necessario. Quindi conviene agire a monte, quando la persona è piccola, già dalle scuole elementari bisogna insegnare cosa sia il rispetto, e che la vita è un valore, e nessuno ha il diritto di dire il contrario. L’educazione, questo termine ormai caduto in disuso, deve essere l’arma contro tutti i comportamenti violenti, dal più banale e “irrisorio”, a quello “senza ritorno”.

Read moreStop alla violenza