Michelangelo si riforniva anche alle cave Apuane di Massa dei marmi necessari alle sue sculture
Al Castello Malaspina di Massa si propone la mostra Il Marmo e Michelangelo: Un mito dai Lorena ai Savoia nelle collezioni degli Uffizi
Il progetto avviato dalle Gallerie degli Uffizi di diffusione della cultura nel territorio toscano con il programma Uffizi diffusi arriva a dicembre anche a Massa con la mostra Il Marmo e Michelangelo: Un mito dai Lorena ai Savoia nelle collezioni degli Uffizi, dedicata allo speciale rapporto tra Michelangelo Buonarroti e il marmo delle Alpi Apuane.
La mostra, curata da Elena Marconi e Luisa Passeggia e allestita dal 10 dicembre 2023 presso le stanze rinascimentali del Castello Malaspina di Massa, è organizzata dalle Gallerie degli Uffizi insieme al Comune di Massa.
Tra gli altri elementi in mostra si scopre un bassorilievo dello scultore Vincenzo Consani del 1840, raffigurante il Ritratto di Michelangelo in forma di medaglia all’antica, e il dipinto “Michelangelo che legge le sue poesie in casa di Aldrovandi” di Francesco Vinea del 1863 provenienti dalla collezione della galleria di Palazzo Pitti, parte delle gallerie degli Uffizi.
Esposti anche quattro contratti notarili, che testimoniano la presenza di Michelangelo nella zona di Massa.
Sono documenti dell’archivio di Stato di Massa offerti per la prima volta alla visione del pubblico, che testimoniano il fatto che Michelangelo si riforniva alle cave Apuane.
Le carte riguardano i marmi per la tomba di Giulio II a Roma, prestigiosa e travagliata commissione mai condotta a compimento dallo scultore.
Anche su queste vicende si costruì nei secoli il mito dell’artista, genio fanciullo, uomo burbero e solitario capace di mettere alla prova la pazienza di papi e sovrani.
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