Personale in Francia di uno dei più importanti artisti italiani del secondo dopoguerra

La Galleria Continua Les Moulins presenta la mostra MICHELANGELO PISTOLETTO: 60 ans d’identités et D’Altérités

Nella sede francese di Les Moulins Galleria Continua presenta una nuova mostra personale di Michelangelo Pistoletto dal titolo 60 Ans D’Identités Et D’Altérités, un progetto che unisce le opere da varie fasi di uno dei più importanti protagonisti del lavoro del movimento di Arte Povera illustrando la natura mutabile e l’evoluzione continua della ricerca dell’artista.

Nato a Biella nel 1933 Michelangelo Pistoletto è uno dei più importanti esponenti del movimento ARTE POVERA e tra gli artisti italiani più conosciuti e ricercati a livello internazionale.

La mostra inizia all’aperto con il lavoro il Tondo delle Otto Porte in cui è possibile riconoscere “Segno Arte”, un elemento caratterizzato dall’intersezione di due triangoli, che incornicerebbe un corpo umano con le sue braccia e le gambe a parte.

Continuando al piano terra, il visitatore viene accolto da grandi installazioni che creano un ponte tra lo spazio e il pubblico in generale che lo frequenta.

Perimetro sospeso – La differenza d’amore ne è un esempio: questo lavoro, composto da una serie di specchi collocati in un cerchio, mira a riflettere sul concetto di umanità, sublimando le differenze da trovare sia negli individui che nei gruppi sociali.

Un altro esempio è Labirinto e Grande Pozzo che è in grado di provocare contemporaneamente il disorientamento e il potere.

Nel mezzo del lavoro c’è un pozzo, il suo fondo fatto di specchio che porta a una perdita di sé e una conseguente promessa di scoperte future.

Un simbolo ricorrente nell’opera recente di Pistoletto è il Terzo paradiso.

Composto da una riconfigurazione del simbolo dell’infinito matematico, rappresenta un concetto fondamentale nella pratica artistica di Pistoletto, che si basa sulla fusione del “primo paradiso” (in cui gli esseri umani erano completamente integrati nella natura) con il “secondo paradiso” (Il mondo artificiale si è sviluppato attraverso la scienza e la tecnologia).

L’ultima dimensione, rappresentata nel simbolo di un terzo cerchio centrale, rappresenta la terza fase dell’umanità che viene realizzata attraverso la creazione di una connessione equilibrata tra artificio e natura, prendendo la forma di un passaggio a una fase senza precedenti della civiltà globale, indispensabile per la sopravvivenza della razza umana.

La mostra continua al primo piano con altre opere, come la serie Quadri Specchianti che raffigura il popolo cubano, le cui immagini sono state selezionate dall’artista dopo il suo primo viaggio a L’Avana nel 2014.

Quindi troviamo Mar Mediterraneo fondata nel 2002 a Biella a Cittadellarte, con l’obiettivo di creare nuove prospettive che trascendono i confini della diversità culturale.

Infine, vale la pena menzionare il pezzo storico Sfera di Giornali, realizzato negli anni ’60 come un’articolazione fisica degli eventi quotidiani dinamici e in evoluzione dell’epoca.

Alla fine del 1967, Pistoletto ha rinominato questa sfera che la rotolava attraverso Torino, dandogli successivamente il nome Scultura da Passeggio.