Nel Centenario della nascita Boris Lurie è presentato a Venezia nello scenario internazionale dell’arte indotto da Biennale Arte 2024
La Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia ospita la mostra BORIS LURIE – Life with the Dead , fino al 24 novembre
In occasione del centenario della nascita di Boris Lurie, artista e scrittore americano di origine russa, la Boris Lurie Art Foundation, in collaborazione con il Museum Center for Perseculated Arts, presenta una sua grande mostra che durerà per tutto il tempo della 60ma Esposizione Internazionale d’arte della Biennale di Venezia, dal 20 aprile al 24 novembre 2024.
Boris Lurie era nato a Leningrado nel 1924 e cresciuto a Riga.
L’8 dicembre 1941, i suoi famigliari, madre, nonna, sorella e il suo primo amore furono assassinati dai nazisti in una sparatoria di massa nella foresta di Rumbula vicino a Riga.
Il ricordo dei morti lo ha accompagnato per ogni momento della sua vita.
Boris Lurie sopravvisse anche al terrore dei campi di concentramento e ha dedicato la sua ricerca artistica anche a testimoniare gli orrori dell’Olocausto.
E’ questa esperienza umana universale di dolore che Boris Lurie urla nelle sue opere in cui affronta, senza timore di apparire provocatorio, temi scottanti come antisemitismo, razzismo e populismo di destra in tutto il mondo.
La storia e l’arte e di Boris come la stessa scelta del titolo della mostra – Life with the Dead – per questa presentazione veneziana della sua opera, non poteva trovare in Venezia un luogo più idoneo e rispondente alla natura e ai contenuti della sua ricerca artistica.
La mostra è allestita nello spazio Badoer adiacente la Chiesa di San Giovanni all’interno dell’area monumentale dell’antica istituzione veneziana.
Lo Spazio era usato infatti in passato come luogo di sepoltura e ancora porta scritta sopra la porta d’ingresso la parola Coemeterio.
Un sito di eternità e risurrezione.
In questo spazio vengono presentate più di cinquanta opere dal 1950 al 1970, oltre ai significativi collage e dipinti, tra cui, in evidenza, la scatola no! Dell’immigrato e le sculture di merda.
La mostra è stata presentata in anteprima il 17 aprile e sarà aperta al pubblico dal 20 aprile.