Straordinario omaggio internazionale alla civiltà italica dei Dauni
Il Museo Nacional de Antropologia di Città del Messico ospita la mostra Forme e colori dell’Italia preromana. Canosa di Puglia
Fino al 29 settembre 2024, il Museo Nacional de Antropologia di Città del Messico ospita una straordinaria esposizione di opere d’arte provenienti dal MArTA, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto e i Musei della Puglia.
Tra i pezzi esposti spiccano preziosi manufatti che testimoniano la maestria dell’artigianato orafo dell’Italia preromana.
Quella di Città del Messico è la tappa finale della mostra “Forme e colori dell’Italia preromana. Canosa di Puglia”, ultimo appuntamento del progetto “Il racconto della bellezza”, promosso dal Ministero della Cultura italiano e dal Ministero degli Affari Esteri.
Ospitato precedentemente a Buenos Aires e San Paolo, il progetto ha l’obiettivo di diffondere il patrimonio culturale italiano all’estero. Arriva a Città del Messico a fine agosto.
Curata dal Prof. Massimo Osanna e dal Dott. Luca Mercuri, la mostra racconta l’affascinante storia della civiltà dei Dauni, una popolazione che abitava la Puglia settentrionale e parte della Basilicata prima dell’unificazione romana.
I reperti esposti provengono dai principali musei della Puglia, tra cui il Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia, il Museo Archeologico di Santa Scolastica di Bari e lo stesso Museo Archeologico Nazionale di Taranto.
I maggiori capolavori in mostra sono Il diadema in oro e lo scettro in oro rosso, parte del corredo funebre della giovane aristocratica daunia Opaka Sabaleida rinvenuti nel 1928 in una struttura funeraria ipogea.
Questi pezzi di alta oreficeria rappresentano la raffinata produzione degli artigiani tarantini dell’età ellenistica, realizzati per le élite indigene della Daunia.