Greco di origine ma italiano di formazione artistica, esponente di spicco del movimento dell’Arte Povera, Jannis Kounellis ha saputo modificare radicalmente il rapporto fra le opere e chi le guarda
Il Museo MAXXI di Roma presenta la mostra antologica Notte, dedicata a JANNIS KOUNELLIS, fino al 30 aprile 2024
Il MAXXI /Museo delle arti del XXI secolo è il primo museo nazionale dedicato alla creatività contemporanea.
Pensato come un grande campus per la cultura, è stato progettato da Zaha Hadid, vincitrice di un concorso internazionale, ed è una grande opera architettonica dalle forme innovative e spettacolari.
MAXXI produce e ospita mostre di arte, architettura, design e fotografia, ma anche progetti di moda, cinema, musica, performance di teatro e danza, letture e incontri con artisti, architetti e protagonisti del nostro tempo.
Notte è il titolo della mostra allestita al MAXXI fino al 30 aprile 2024 dedicata a Jannis Kounellis (Pireo 1936 -Roma 2017) artista di origine greca, naturalizzato italiano, che è stato uno dei principali esponenti dell’Arte Povera, il cui modus operandi consisteva nel recupero e riutilizzo di materiali di scarto per creare delle installazioni, che avevano l’obiettivo di espandersi oltre i limiti fisici del quadro imbastendo un legame tra l’opera e l’ambiente intorno.
Il progetto si concentra sul carattere profondamente connesso al teatro e alle azioni performative che attraversa tutta la ricerca di Jannis Kounellis.
Al centro della galleria 5 l’opera Senza titolo (Notte), riprendendo le prime sperimentazioni con l’alfabeto realizzate negli anni Cinquanta, racconta di un distanziamento dell’artista da ogni tipo di gerarchia di visione.
Le lettere, come arti di un corpo in movimento, oscillano nello spazio chiedendo di essere decifrate e, allo stesso tempo, osservate come puri segni.
L’opera Senza titolo (Nabucco) fa riecheggiare, in maniera rallentata e con un afflato onirico, le note dell’aria Va pensiero nella galleria che rimane così in bilico fra spazio scenico e spazio espositivo.
A chiusura del percorso un riallestimento dell’opera concepita dall’artista per il chiostro di San Lazzaro degli Armeni a Venezia – in testata – gioca sulla tensione fra i materiali: come una quinta teatrale rimane sospesa a indicare un passaggio e una tensione fra il dentro e il fuori del museo.
La mostra è realizzata in collaborazione con Archivio Kounellis ed Estate of Jannis Kounellis.
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