Per la prima volta in Italia l’artista statunitense di origini italo-cubane, Amy Bravo
Galleria Poggiali di Milano ospita la mostra Congratulations Hero!!! dell’artista Amy Bravo, aperta fino al 22 marzo
La Galleria Poggiali propone i suoi artisti in mostre distribuite in tre sedi, a Milano, a Firenze e a Pietrasanta.
A Milano dal 18 gennaio 2024 espone l’artista statunitense Amy Bravo, con una mostra dal titolo Congratulations Hero!!!
Nata nel New Jersey nel 1997 da una famiglia italo-cubana Amy Bravo si è laureata in illustrazione a Pratt, passando solo successivamente alla pittura, che ha poi sviluppato insieme alla scultura durante il suo MFA all’Hunter College di New York.
Tutto il suo lavoro può essere descritto come una missione per creare la propria identità in un mondo complesso, lottando contro e all’interno di precetti psicologici per riconciliare un lignaggio stratificato, che la collega sia a Cuba che al Sud Italia.
La mostra offre per la prima volta in Italia uno sguardo approfondito sull’opera dell’artista.
Decostruendo emozioni personali legate al proprio complesso lignaggio familiare, Bravo tesse un fil rouge che la riconnette alle sue origini italo-cubane.
Le opere in mostra ripercorrono la sua personale odissea di resilienza e decostruzione, fatta di perpetui tentativi di far coesistere aspetti della propria personalità̀ con una storia familiare frammentata e restituendo al pubblico le sfumature, comportamenti e debolezze tipicamente umani.
Il titolo della mostra, Congratulations Hero !!!, gioca con il cognome dell’artista, “Bravo”, un termine caratterizzato da significato polivalente: in latino “eroe”; nel Medioevo “il cattivo”, o addirittura l’assassino.
Questo duplice e contraddittorio valore anima il carattere dei personaggi femminili presenti nelle opere di Bravo: avatar di sé stessa in una versione combattiva, eroica, i cui dettagli tradiscono l’apparente natura invincibile.
Il progetto espositivo indaga infatti il tema della “vittoria” in una battaglia persa, esplorandone le conseguenze emotive e la successiva necessità di confronto e riconciliazione, concetto che abbraccia l’intero corpus di opere dell’artista.