Anche se greco di nascita, Jannis Kounellis è una delle voci più importanti dell’Arte Povera italiana

Mostra Jannis Kounellis alla Cardi Gallery di Milano fino al 22 dicembre 2023. Il fascino dell’Arte Povera dell’artista greco

Da collezionista raffinato a gallerista, Renato Cardi ha aperto la sua galleria a Milano nel 1972, trattando artisti come Cy Twombly, Lucio Fontana, Piero Manzoni e molti altri.

Tutti artisti relativamente sconosciuti all’epoca che già aveva in collezione e aprendo il mercato all’Arte Povera e allo Spazialismo.

Dal 19 settembre la galleria propone una personale di Jannis Kounellis (1936 Pireus – 2017 Roma), artista e scultore greco di nascita, ma italiano per l’arte, associato al movimento Arte Povera.

Kounellis si distingue per la creazione di opere che giustappongono materiali disparati, tra cui pietra, cotone, carbone, cornici e porte.

Nel suo lavoro si è fatto conoscere ed apprezzare ottenendo importanti riconoscimenti attestati dalla partecipazione a prestigiose manifestazioni d’arte contemporanea come Documenta di Kassel e Biennale di Venezia.

Figura centrale dell’arte contemporanea internazionale, l’opera di Kounellis è stata un punto di riferimento critico per generazioni di artisti e si trova nelle collezioni permanenti dei principali musei d’arte in tutto il mondo.

La mostra, che chiude il 22 dicembre 2023, riunisce una serie di sette pannelli di ferro montati a parete che l’artista ha realizzato nel 1991. Ciascuno di essi è punteggiato di elementi di carbone disposti lungo regolari linee orizzontali, quasi suggerendo un alfabeto visivo arcaico.

Le opere, visualizzate al piano terra della galleria in un ambiente austero ma impressionante, esemplificano la natura monumentale dei rilievi murali di Kounellis. Catturano quindi perfettamente il suo fascino per i media grezzi e quotidiani che alimentavano la sua pratica a partire dagli anni ’60.