Pittore trevigiano Michele Moro è cultore della qualità e del “ritorno al mestiere”, testimone e custode dei valori dell’arte
Fondazione THE BANK ETS di Bassano Del Grappa propone la mostra Champions League di Michele Moro, fino al 29 febbraio
Dal 18 novembre 2023 al 29 febbraio 2024 nella gallery #2 della neocostituita Fondazione THE BANK ETS – Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea di Bassano del Grappa (VI), va in scena la galleria di ritratti di Michele Moro, dove ogni esistenza è presentata come un’opera d’arte, ricordando che per viverla appieno occorre affrontare sfide difficili, tentando l’impossibile per guadagnarsi una personale Champions League.
Diciotto dipinti ad olio su tela sono i protagonisti della mostra che presenta alcuni dei lavori più significativi di Michele Moro (Treviso, 1964), pittore cultore della qualità e del “ritorno al mestiere”, testimone e custode dei valori dell’arte.
L’umanità di Moro si svela nell’apparizione di cose e figure in scene visionarie dal fascino pop-surreale che attingono a varie suggestioni:
Moro si ispira ai ricordi di persone che hanno costellato la vita dell’artista nel quotidiano accostando a essi simboli e contenuti sorprendentemente contemporanei, definendo un racconto originale e personale».
Scrive Rebecca Delmenico in catalogo. «Ogni ritratto è il modo in cui l’artista interpreta il soggetto, proiettandolo nel suo universo emblematico sospeso in una surrealtà schizoide, i cui elementi circoscrivono un clima che Moro definisce punk e, al contempo, lirico».
L’esposizione propone una raffinata scelta di ritratti di Moro, un excursus che prende le mosse dalle lezioni di Leonardo e dei suoi epigoni – come Giuseppe Arcimboldo – intrecciandola con il naturalismo di Annibale e Agostino Carracci, attraversando la trionfale ripresa del genere presso i pittori veneti della prima metà del Settecento, da Marco Ricci a Giovan Battista Tiepolo, fino alla ricerca di Francis Bacon nella ritrattistica metamorfica.
«Il bello rappresentato dall’io nella ritrattistica di Moro è presente in qualsiasi forma che, di per sé, può essere considerata non-bella, non-convenzionale, addirittura brutta.
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