Una mostra collettiva con oltre sessanta artiste e artisti che, testimoni e custodi dei valori dell’arte, ispirano il loro lavoro al ritorno al mestiere
La Fondazione THE BANK ETS di Bassano del Grappa presenta la mostra collettiva Pittura segreta, fino al 29 febbraio
La Fondazione THE BANK ETS – Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea è un’istituzione nazionale dedicata esclusivamente alla pittura contemporanea.
Un centro di ricerca e di formazione specialistica con l’obiettivo di avvicinare all’arte italiana e internazionale un pubblico sempre più vasto.
Istituita nel mese di agosto 2023 dal collezionista Antonio Menon, suo Presidente, la Fondazione è un’istituzione no-profit che ha le proprie radici nella raccolta d’arte conosciuta come The Bank, in quanto allestita all’interno di un’ex filiale della Banca Commerciale Italiana.
Gli spazi di Bassano del Grappa (VI), trasformati nel 2019 in museo privato a seguito di un accurato intervento di archeologia industriale, sono oggi sede della Fondazione e del costituendo Museo della Pittura Contemporanea.
La Fondazione THE BANK ETS – Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea è stata presentata in anteprima nel 2023 ad ArtVerona e Artissima.
Fino al 29 febbraio 2024, nella gallery #1 della Fondazione gli artisti selezionati dai curatori Cesare Biasini Selvaggi e Paolo Zanatta mostrano la rivoluzione silenziosa e “segreta” della pittura, in particolare di quella figurativa e la sua capacità di rinnovarsi nel tempo, muovendosi sui sentieri accidentati quanto effimeri del presente in divenire.
Oltre sessanta tra pittrici e pittori contemporanei sono i protagonisti di Pittura segreta, mostra che presenta alcune delle esperienze più significative dei cultori della qualità e del “ritorno al mestiere”, testimoni e custodi dei valori dell’arte.
Una mostra in linea con il pensiero della Fondazione che proprio al tema del ritorno al mestiere ha ispirato la sua attività e orientato la sua programmazione.
«Una rivoluzione silenziosa, segreta, operata nella pratica assidua della pittura, quotidiana, in ore e ore trascorse a cavalletto, in studi lontano dalle luci della ribalta e delle pubbliche relazioni a oltranza, dalle speculazioni commerciali», dichiara Cesare Biasini Selvaggi, segretario generale della Fondazione.
Il percorso espositivo comprende dipinti di: Agostino Arrivabene, Romina Bassu, Carla Bedini, Manfredi Beninati, Marco Bettio, Maurizio Bottoni, Danilo Buccella, Alessandro Busci, Saturno Buttò, Nicola Caredda, Guglielmo Castelli, Andrea Chiesi, Angelo Davoli, Paolo De Biasi, Francesco De Grandi, Barbara De Vivi, Ilaria Del Monte, Alex Folla, Giovanni Frangi, Ettore Frani, Greta Frau, Daniele Galliano, Giovanni Gasparro, Laura Giardino, Emanuele Giuffrida, Alfio Giurato, Gabriele Grones, Federico Guida, Giovanni Iudice, Francesco Lauretta, Federico Lombardo, Marco Luzi, Paolo Maggis, Vittorio Marella, Marco Martelli, Andrea Martinelli, Matteo Massagrande, Silvia Mei, Valerio Melchiotti, Marta Naturale, Tommaso Ottieri, Manuel Pablo Pace, Sergio Padovani, Alessandro Papetti, Marco Petrus, Luca Pignatelli, Ettore Pinelli, Leo Ragno, Mauro Reggio, Filippo Robboni, Enrico Robusti, Elisa Rossi, Giuliano Sale, Chiara Sorgato, Cristiano Tassinari, Lorenzo Tonda, Nicola Verlato, Daniele Vezzani, Velasco Vitali. Completano il percorso espositivo le sculture di Ettore Greco e Marco Fantini.
Un lungo elenco di pittori e pittrici riuniti, tutt’altro che in difesa della tradizione contro il progresso, dell’ordine contro l’avventura, riflettono direttamente o incidentalmente sui problemi legati al medium, alla metapittura (la sua estensione semantica, per esempio, dai territori dell’installazione a quelli della scultura e della videoarte), al rapporto tra figurazione e astrazione.
Ci sono quadri intesi ora come dispositivi di rappresentazione ora come presenze nella loro dimensione oggettuale, immersi nell’alveo della ridefinizione di alcuni generi tradizionali della storia dell’arte (come il ritratto, il paesaggio e la natura morta), oltre che nell’appropriazione consolidata di temi e di generi provenienti da altri ambiti linguistici, dalla letteratura e dal cinema (giallo, noir, pulp, fantascienza) fino ai video musicali e all’animazione digitale.
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