Eva Marisaldi rende omaggio al grande a Carlo Goldoni con una mostra ispirata al suo genio teatrale
Casa Goldoni di Venezia ospita la mostra di EVA MARISALDI. Biribisso, aperta al pubblico fino al 24 novembre 2024
Si inaugura giovedì 21 marzo 2024 negli spazi di Casa Goldoni a Venezia la mostra EVA MARISALDI. Biribisso, a cura di Chiara Squarcina e Paolo Pancotto.
Sono nato a Venezia, nel 1707, in una grande e bella casa, situata tra il ponte dei Nomboli e quello della Donna onesta, all’angolo della calle di Ca’ Centanni, nella parrocchia di San Tomà.
Con queste parole Carlo Goldoni ricordava la sua casa natale, ora museo e centro studi teatrali, ma anche sede di interessanti mostre temporanee come Biribisso, allestita fino al 24 novembre 2024.
Poco più che ventenne Eva Marisaldi (Bologna, 1966) ha compiuto il suo esordio sulla scena espositiva che l’ha portata, tra l’altro, a partecipare a due edizioni della Biennale di Venezia (1993 e 2001).
Da subito sono apparse chiare la sua attitudine all’osservazione del mondo e la sua capacità di tradurre tale esperienza in composizioni visive difficili da catalogare secondo le norme tradizionali e che si esplicitano in varie soluzioni espressive: installativa, plastica, grafica, video.
Partendo dall’attitudine a riflettere e ad analizzare ciò che la circonda, Eva Marisaldi rivolge la propria attenzione soprattutto alla sfera privata dell’individuo, alla realtà sociale e all’ambiente che gli sono attorno, dando luogo a micro narrazioni ove le analogie e i contrasti hanno la meglio sulla essenzialità del racconto.
L’artista sintetizza i risultati della propria indagine in elementi visivi, sonori, letterari tanto densi sul piano semantico quanto lineari su quello espressivo, dove la fantasia si alterna a momenti di riflessione, la poesia all’ironia.
Il progetto ideato per Casa Goldoni ne è la prova.
Esso si sviluppa in tutti gli ambienti dell’edificio e si compone di una serie di opere originali, diverse per tecnica e tipologia ma unite da una comune fonte di ispirazione: l’autore al quale è intitolata l’istituzione museale e la sua attività nel campo del teatro, oltre che il mondo dello spettacolo e della rappresentazione scenica in generale.