Attraverso gli occhi di artisti protagonisti, il visitatore incontra le difficili esperienze di vita nei campi per rifugiati nel mondo
Gallerie delle Prigioni di Treviso ospitano la mostra OUT OF PLACE Artisti e storie dai campi rifugiati nel mondo
Le Gallerie delle Prigioni, situate a Treviso in Piazza Duomo 20, sono la sede espositiva della Fondazione Imago Mundi che promuove, in un’ottica internazionale, la ricerca, la produzione e la divulgazione dell’arte contemporanea, organizzando mostre d’arte contemporanea, talk, eventi e laboratori didattici online e offline.
Ex carceri asburgiche ottocentesche, le Gallerie delle Prigioni sono state aperte al pubblico nel 2018 a seguito del restauro realizzato dall’architetto Tobia Scarpa, che ha realizzato spazi speciali per mostre temporanee.
La Fondazione presenta da giovedì 7 marzo a domenica 30 giugno 2024 presso la sede espositiva delle Gallerie delle Prigioni la mostra Out of Place. Arte e storie dai campi rifugiati nel mondo.
L’esposizione, curata da Claudio Scorretti, Irina Ungureanu e Aman Mojadidi, propone i lavori di 162 artisti che vivono o hanno vissuto nei campi e insediamenti per rifugiati in tutto il mondo.
L’essenza del progetto sta nella pluralità di storie che, distribuite nei cinque continenti, testimoniano come la condizione di rifugiato sia accidentale e rivendicano ciascuna la propria unicità.
Le aree di provenienza degli artisti vanno dall’Afghanistan al Myanmar, dal Kurdistan al Vietnam, dall’Etiopia alla Somalia, e da molte altre zone ancora – tutti luoghi che ci parlano di crisi multiformi, che siano conflitti armati, persecuzioni etniche o religiose, catastrofi naturali, violenza o altro – e i Paesi di accoglienza sono allo stesso modo distribuiti ovunque, dall’Uganda al Kenya, dal Nord America alla Germania, dal Bangladesh all’Australia, all’Italia.
Ogni ambiente delle Gallerie delle Prigioni è dedicato a un campo per rifugiati e presenta approfondimenti di testo, video o fotografici, realizzati da alcuni degli artisti autori delle opere 10x12cm, per consentire al visitatore di conoscere senza filtri, dalle stesse parole e immagini degli artisti, le loro vite e vicissitudini.