Teatro Ca’ Foscari Venezia: un crocevia di cultura e arte
Teatro Ca’ Foscari Venezia: Spettacolo Khosrow e Shirin, evento culturale a Venezia che fonde letteratura persiana e arte teatrale
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Fonte: https://www.cafoscarialumni.it
Ho ricevuto in questi giorni un invito dall’Università Cà Foscari di Venezia per uno spettacolo teatrale proposto nell’ambito delle attività culturali dell’Università, che nel settore Teatro può disporre di uno spazio dedicato, il Teatro Cà Foscari a Santa Marta.
Il Teatro Ca’ Foscari è un ambiente ampio e moderno, frutto del recente restauro di una parte del complesso architettonico di Santa Marta, splendido esempio di archeologia industriale in laterizio che fino agli anni ‘60 ospitava un cotonificio.
Un tempo adibito a sala teatrale per i dipendenti dell’ex cotonificio, il Teatro Ca’ Foscari è un classico teatro all’italiana capace di ospitare sino a 186 persone e dotato di moderne attrezzature multimediali.
Teatro Ca’ Foscari Venezia a Santa Marta da più di dieci anni offre a studenti e studentesse, docenti, cittadini e cittadine, appassionati e appassionate e artefici dello spettacolo, un luogo in cui è possibile recuperare il senso di un impegno comune e rinnovare lo spirito di creatività, il gusto per il dibattito artistico e la capacità di giudizio critico.
Mi ha particolarmente creato curiosità e interesse lo spettacolo di arte teatrale proposto, Khosrow e Shirin. Narrazioni, canti e musiche dal poema capolavoro di Nezami.
Una rappresentazione in programma alle ore 19.00 del 21 febbraio con ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Khosrow e Shirin è una favola persiana scritta da Nezami intorno al 1180 nella forma di un poema di 6150 strofe.
È chiaro che per una lettura completa sarebbero necessarie diverse ore.
L’impegno maggiore di chi realizza questo spettacolo è quello di narrare in forma sintetica ma integrale, tutte le vicende della tormentata storia dei due protagonisti.
I tempi della letteratura, specie di quella meditativa di un millennio fa, sono certamente diversi da quelli di uno spettacolo teatrale.
È comunque però importante tentare, con lo spettatore, di immergersi negli avvenimenti del poema per vivere in simbiosi con i personaggi tutto l’arco della narrazione. È fondamentale poi condividere, o meglio, compatire, i moti interiori dei protagonisti, i motivi delle loro scelte, il fiorire dei loro sentimenti.
Ho riflettuto allora sul valore del tempo e su quanto ancora oggi che viviamo immersi nella tecnologia più avanzata, magari guidati dall’Intelligenza artificiale, i sentimenti, le emozioni le relazioni tra individui, la nostra stessa personalità siano guidati dagli stessi “meccanismi interiori” di un millennio fa.
Letteratura persiana al Teatro Cà Foscari Venezia.
Un evento culturale a Venezia, nel quale una favola persiana del XII secolo ci può allora insegnare che ovunque nel mondo, al di là delle diversità di lingua, colore della pelle, genere o religione, da sempre siamo tutti gli stessi.
Per parafrasare al contrario il titolo della 60^ Biennale d’Arte di Venezia siamo cittadini ovunque.
Per chi fosse interessato lo spettacolo di arte teatrale, prodotto e distribuito da La casa dei santi A.p.s.e realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali e il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea di Cà Foscari, prevede:
narrazioni Giovanni Calcagno
musiche e canti Tito Rinesi, Piero Grassini
tradotto da Daniela Meneghini
adattamento Giovanni Calcagno
versi originali Piero Grassini
Riferimenti teatro:
Teatro Ca’ Foscari a Santa Marta
Dorsoduro 2137, 30123 Venezia