Pierre Huyghe rimette in discussione la nostra percezione della realtà e propone, attraverso la costruzione di altre realtà possibili, di diventare estranei a noi stessi
A Punta della Dogana in Venezia la mostra dell’artista francese PIERRE HUYGHE. Liminal, aperta fino al 24 novembre
Inaugurati nel 2006 e nel 2009, Palazzo Grassi e Punta della Dogana sono i due musei di arte contemporanea della Pinault Collection a Venezia.
Restaurati dall’architetto giapponese Tadao Ando, alternano mostre collettive e monografiche.
Per l’anno 2024 Punta della Dogana propone, praticamente in contemporanea con l’a 60^ esposizione internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, la mostra Liminal dell’artista francese Pierre Huyghe (Parigi 1962), a cura di Anne Stenne.
Figura centrale della ricerca delle relazioni dell’arte con il non umano, Pierre Huyghe adotta, fin dalle sue prime opere, un’altra prospettiva rispetto a quella umana per lasciar emergere ciò che si trova al di fuori dalla nostra comprensione, fuori dalla nostra possibilità di farne esperienza.
Pierre Huyghe rimette in discussione la nostra percezione della realtà e propone, attraverso la costruzione di altre realtà possibili, di diventare estranei a noi stessi.
Le sue opere sono concepite come delle finzioni speculative che spesso si rivelano come un’unione di diverse forme di intelligenza che apprendono, si modificano ed evolvono nel corso dell’esposizione.
Per Punta della Dogana, l’artista francese realizza la sua più grande esposizione ad oggi, trasformando il luogo in un medium dinamico, in una condizione transitoria dove il tempo e lo spazio come tutto ciò che lo attraversa, visibile o invisibile, diventano parte integrante delle opere d’arte.
La mostra è il luogo dove si formano soggettività, con o senza corpo, che circolano e si manifestano in modo imprevedibile attraverso le opere che a loro volta diventano entità senzienti.
Si crea un linguaggio sconosciuto, senza fine, senza destinatario, che prende possesso delle voci, dei gesti, delle immagini, e genera nuove situazioni reali o fittizie.
Popolata da entità inumane, umane e non umane, attraversata da fenomeni naturali o artificiali, la mostra esplora, in tempo reale, le condizioni che permettono a entità diverse di coesistere, a volte persino di ibridarsi, senza distinzione gerarchica o determinazione specifica.
Dopo Venezia la mostra andrà in Corea per essere ospitata dal Leeum Museum of Art di Seul.
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