Jan Schoonhoven è stato uno degli esponenti più rappresentativi del gruppo antiespressionista olandese Nul
Lothar Wolleh Raum di Berlino presenta la mostra JAN SCHOONHOVEN e LOTHAR WOLLEH. Uno sguardo su Delft, fino al 6 giugno
Con Lothar Wolleh Raum la famiglia Wolleh ha creato un luogo che presenta il lavoro di Lothar in modo permanente e completo, visto in tutti i suoi aspetti, come fotografie, volumi ed edizioni di foto-arte, e di mostrare attraverso mostre, eventi e pubblicazioni la rilevanza del suo lavoro in un contesto storico-artistico più ampio e internazionale.
Dal 5 aprile è aperta la mostra JAN SCHOONHOVEN e LOTHAR WOLLEH. Uno sguardo su Delft.
Nel 1968 Lothar Wolleh intraprese un progetto incentrato sul principale rappresentante olandese del gruppo “Nul“, Jan Schoonhoven.
Gli artisti del gruppo olandese Nul si distinsero come gli esponenti principali della rivoluzione dell’arte olandese.
Principi cardine erano il dichiarato antagonismo alla tradizione e le affinità con il movimento ZERO, con il quale stabilirono un fervido e frenetico network di progetti, mostre e relazioni transnazionali.
II Nul ha svolto un ruolo importante in quella che è stata definita “arte oggettiva“, ossia un’arte antiespressionista che sposa l’idea della tabula rasa con la concretezza dell’oggetto.
Schoonhoven ha ottenuto riconoscimenti internazionali per i suoi rilievi bianchi realizzati con carta e cartone.
Wolleh teneva in grande stima il lavoro di Schoonhoven, facendo visite regolari a Delft per immergersi nel suo ambiente artistico.
Entrambi si consideravano spiriti affini nel regno dell’arte.