ANTONIO PANZUTO. Qui da noi il tempo non c’è

- DATA INIZIO: 15/03/2024

- DATA FINE: 28/04/2024

- LUOGO: PADOVA – Centro Culturale Altinate/San Gaetano

- INDIRIZZO: via Altinate, 71

Architetto, artista, maestro della scenografia teatrale Antonio Panzuto propone a Padova una selezione del suo lavoro

Il Centro Culturale Altinate/San Gaetano di Padova propone la mostra di ANTONIO PANZUTO. Qui da noi il tempo non c’è

 

Il Centro Culturale Altinate/San Gaetano di Padova propone la mostra di ANTONIO PANZUTO. Qui da noi il tempo non c'è
Installation view

 

Dal 15 marzo al ballatoio del centro Culturale Altinate San Gaetano di Padova è aperta la mostra ANTONIO PANZUTO. Qui da noi il tempo non c’è che propone lavori di carattere pittorico, plastico e installativo che raccontano l’esperienza creativa dell’artista di origine campana, scenografo tra i più apprezzati del panorama teatrale italiano.

Ideata dallo stesso Antonio Panzuto, l’esposizione è curata da Nicola Galvan, con il supporto di Decima 1948.

Laureato in architettura a Venezia nel 1982, pittore, scenografo, scultore, Antonio Panzuto è un artista della scena che fugge alle etichette con sorridente discrezione.

Le sue macchine teatrali sono abitate da oggetti e figure azionate a vista tramite grovigli di fili: mescolando legni e metalli, corde e tessuti, produce visioni secondo i segreti dettami di una drammaturgia pittorica che procede per affinità e corrispondenze più che per nessi logici o narrativi.

Inventa originali spettacoli con oggetti, macchine, sculture e pitture di assemblaggio con motori o oggetti di scarto, espulsi dalla nomenclatura del bello, con pezzi di ferro saldati, incollati, accostati apparentemente a caso, inchiodati con vecchie tavole, dipinte a pennellate larghe e incostanti.

Nelle sue scenografie crea ambienti nei quali l’arte visiva scommette su come possa diventare scena, luogo di luce e di movimento creando particolari ambienti, set cinematografici sul palcoscenico e realizzando un particolare uso della video animazione.

Anche se creati di volta in volta in funzione di un diverso allestimento teatrale, i materiali scenici presentati nella mostra sono depositari di una multiforme facoltà di significati e sono perciò in grado di determinare “eventi” percettivi ed emozionali sempre nuovi, che si dispiegano in ragione del contesto narrativo in cui vengono inseriti: dai profondi orizzonti dipinti, simili a grandi fondali, agli elementi scenografici tridimensionali; dai possibili personaggi immaginati in un copione, richiamati da sculture antropomorfe, alla presenza dell’autore, percepibile in una serie di autoritratti ove la sua identità è soggetta a un processo di misteriosa trasfigurazione.

ORARI DI APERTURA

  • Lunedì 15.00 – 19.00
  • Martedì > domenica 09.00 – 19.00

INFO

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