Ligabue, genio fuori dagli schemi, l’artista per il quale la pittura era un’esigenza innata
Palazzo Promotrice delle Belle Arti di Torino presenta la nuova mostra su ANTONIO LIGABUE, dal 26 gennaio al 26 maggio
Dal 26 gennaio al 26 maggio a Torino si tiene la grande mostra su Antonio Ligabue con oltre 90 opere della produzione di un artista incompreso, ma amatissimo dal pubblico.
Le opere di Antonio Ligabue illustrano la vita, la psiche e la sua storia tormentata.
L’arte per Ligabue è sempre stata un’esigenza innata che lo aiutava a sopportare le difficoltà e i dolori della vita.
Questo è riscontrabile soprattutto nella forza dei suoi dipinti che colpisce ancora oggi, emozionando e colpendo nel profondo.
La mostra, curata da Giovanni Faccenda, presenta l’arte di questo genio visionario sempre in evoluzione, la sua appassionata ricerca con la quale sapeva inventare e rinnovare le sue opere usando colori violenti, ma comunque armonici, nella loro pressante suggestione emotiva, proponendo un’iconografia popolare e raffinata.
Antonio Ligabue (Zurigo 1899 / Gualtieri 1965) rappresenta ancora oggi uno dei più clamorosi “errori “di valutazione da parte dei grandi storici dell’arte italiani che lo consideravano un dilettante NAIF.
Né la critica del tempo né il mercato seppero cogliere la sua grandezza che sta soprattutto nella sua dimensione di autentico primitivo, di artista che dipinge senza formalismi ma solo perché spinto da una necessità interiore che non risponde ad alcun preconcetto o ad alcun retaggio derivante da studio o tradizione.
Per Ligabue l’arte è un’esigenza innata e le sue opere sono lì a testimoniarlo.
Questa mostra intende uscire dalla stereotipata visione dell’artista matto, del personaggio curioso solo perché strano.
È una mostra che vuol riportare il suo disagio ad una tradizione in cui arte e artista vivono assieme il proprio dramma e il disagio diventa la molla interiore dell’arte stessa, come in Ensor, in Much, in Van Gogh.
La mostra di Torino è la prima realizzata con la Fondazione Augusto Agosta Tota per Antonio Ligabue a quasi un anno dalla scomparsa di Augusto Agosta Tota, che dell’artista fu amico, promotore e studioso.
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