Ospite della Fondazione Vedova Eduard Angeli ritorna a Venezia dopo l’acqua alta del 2019, che distrusse il suo studio
Il Magazzino del Sale di Venezia ospita la mostra di EDUARD ANGELI. Silentium, aperta al pubblico fino al 24 novembre
Per iniziativa della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova si inaugura il 12 aprile 2024 negli spazi espositivi del Magazzino del Sale, ristrutturato da Renzo Piano, la mostra personale dell’artista viennese Eduard Angeli dal titolo Silentium, curata da Philip Rylands.
Nato a Vienna nel 1942 Eduard Angeli si è formato presso l’Akademie der Bildenden Künste di Vienna in Pittura e didattica dell’Arte e all’Università di Vienna in Storia dell’Arte.
Dopo sei anni, trascorsi ad Istanbul dove insegna all’Accademia di Arti Applicate, ha vissuto per anni tra Venezia e Vienna fino al 2019.
Il 12 novembre 2019 Venezia ha subito infatti la più grave inondazione (acqua alta) dagli anni ’60.
In quei giorni traumatici, il piano terra della casa in cui Eduard Angeli aveva vissuto negli ultimi quindici anni fu sommerso dall’acqua salata.
Il danno e la distruzione totale di molte delle sue opere lo sgomentarono al punto che decise di lasciare la città e tornare nella sua nativa Vienna.
La mostra è composta da una selezione rappresentativa di 14 opere, che spaziano tra paesaggi notturni e diurni, interni ed edifici.
Queste opere sono caratterizzate da un’immobilità inquietante e dalla completa assenza di figure umane: composizioni di silenzio, per così dire, assordante, in cui Venezia, con la sua inclinazione al surrealismo e al simbolismo, è naturale protagonista.
Pur non avendo l’ufficialità del riconoscimento di evento collaterale della Biennale Arte 2024, la mostra dura per tutto il periodo in cui la città di Venezia diventa capitale mondiale dell’arte contemporanea con la 60ma edizione della Esposizione Internazionale d’arte.
La mostra costituisce pertanto un arricchimento dell’offerta culturale che studiosi e appassionati d’arte, attirati a Venezia dalla grande manifestazione, potranno incontrare anche fuori dei luoghi ufficiali dei Giardini della Biennale e dell’Arsenale.
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