The Day Before Yesterday (Teodora Axente-Aron Demetz-Nicola Samorì-Ciprian Mureşan)

- DATA INIZIO: 21/07/2023

- DATA FINE: 10/09/2023

- LUOGO: ORTISEI (BZ) – Galleria Doris Ghetta

- INDIRIZZO: Pontives, 8

- TEL: +39 351 8417 401

Quattro artisti raccontano le possibilità̀ di un immaginario, individuale o collettivo, che nasce dalle storie del passato e forma le narrazioni del presente

The Day Before Yesterday (Teodora Axente-Aron Demetz-Nicola Samorì-Ciprian Mureşan) – Mostra Ortisei

 

Mostra collettiva Ortisei
Locandina

 

ORTISEI (BZ) – Galleria Doris Ghetta Pontives, 8

Dal 21/07 al 10/09/202

La galleria Doris Ghetta presenta dal 21 luglio nella sede di Ortisei la mostra collettiva The Day Before Yesterday.

Il titolo della mostra evoca un passato più che recente: l’altroieri è un’espressione colloquiale che spesso viene utilizzata per raccontare una memoria che, nonostante si sia sedimentata da tempo, ancora ci lascia increduli per la velocità con cui il tempo tra- scorso l’ha fatta diventare tale.

I lavori esposti, opere di quattro artisti di età e origini diverse, la rumena Teodora Axente (Sibiu 1984), l’altoatesino Aron Demetz (1972), il rumeno Ciprian Mureşan(1977) e Nicola Samorì (Forlì 1977),  raccontano le possibilità̀ di un immaginario, individuale o collettivo, che nasce dalle storie del passato e forma le narrazioni del presente.

Muovendosi nel regno della memoria, le antiche leggende si mescolano alle genealogie contemporanee, confondendo il confine tra ciò̀ che è realmente accaduto e ciò̀ che è stato immaginato, accedendo così a una dimensione in cui memoria e sogno fanno parte dello stesso regno.

Nelle opere in mostra si incontrano così mondi popolati da icone, creature misteriose, simbologie nascoste e riferimenti a immagini del passato e della storia dell’arte che si incontrano in un vortice di riferimenti intrecciati tra loro e inestricabili.

La fonte di ispirazione delle opere di Teodora Axente sono i testi biblici, l’iconografia ortodossa-bizantina, i paramenti dei sacerdoti o dei vescovi.

L’opera di Aron Demetz presenta due individui senza identità, invitando lo spettatore a domandarsi chi sono o che relazione intercorre tra loro ma allo stesso tempo lo porta ad entrare in una dimensione dove queste domande non sono necessarie ma devono rimanere sospese.

In Nicola Samorì due opere sono poste in dialogo per raccontare una volontà precisa: l’intenzione di sospendere i tempi archeologici e rivelare quanto l’arte possa essere “un foro nel tempo, qualcosa che ne anestetizza la corsa”.

Ciprian Mureşan espone una serie di cinque disegni che di fatto tracciano il ritratto di un unico soggetto: un amico dell’artista che viene presentato più volte ma il cui volto non si vede mai.

 

ORARI DI APERTURA

  • Martedì > venerdì 15.00 – 18.00

INFO

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