In mostra a Milano disegni a sanguigna, la pietra rossa usata da tanti artisti che permette uno speciale trattamento del chiaroscuro con vivaci sfumature oltre al famoso red on red di invenzione leonardesca
Il Castello Sforzesco di Milano ospita la mostra “… per gitar diverse linee”. Disegni a pietra rossa da Leonardo alle Accademie al Castello Sforzesco
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Nel quadro del progetto pluriennale di valorizzazione delle raccolte grafiche del Castello Sforzesco avviato nel 2020, la mostra “… per gitar diverse linee”. Disegni a pietra rossa da Leonardo alle Accademie al Castello Sforzesco è dedicata all’impiego della pietra rossa come medium grafico, in Italia, dall’inizio del Cinquecento al primo decennio dell’Ottocento.
La sanguigna è una pietra naturale estratta in diversi luoghi d’Europa e utilizzata in differenti settori.
Verso la metà del Quattrocento, questa pietra divenne strumento artistico di larga diffusione e molti artisti la usarono per lo studio su carta dei loro bozzetti.
Il mezzo della sanguigna vanta infatti variegate possibilità d’impiego tecnico: linea di contorno e trattamento del chiaroscuro a incrocio, sfumato, il famoso “red on red” di invenzione leonardesca, ovvero disegnare in rosso su un supporto colorato rosso intrecciando a piacimento i mezzi grafici.
Grazie alla collaborazione scientifica con l’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte di Firenze, diretto da Michael W. Kwakkelstein, il Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco di Milano propone una selezione di quaranta fogli, che rappresentano le diverse tecniche di impiego di uno dei più interessanti e diffusi mezzi grafici adottati dagli artisti per le finalità più svariate, la pietra rossa, meglio nota come sanguigna.
La mostra si tiene nelle salette della grafica del Gabinetto dei disegni e pone l’accento su alcuni dei disegni più importanti per qualità e storia collezionistica (tra cui un originale di Leonardo), realizzati con questa tecnica, così duttile e importante nella pratica artistica e nella ricerca estetica.
I fogli esposti al Castello Sforzesco sono suddivisi a seconda della tecnica utilizzata, della tipologia di disegno e dell’artista che lo firma.
Tra i protagonisti, spiccano Leonardo da Vinci, con Testa di Leda, Francesco Melzi, Ambrogio Figino, Cerano, Procaccini e Morazzone. Fino ai classicisti dell’Accademia come Giuseppe Bossi e Luigi Sabatelli.