Tre disegni particolari che ricordano la breve fase di avvicinamento di Morandi alla Metafisica tra il 1918 e 1919
Il Museo Casa Morandi di Bologna ospita la mostra Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia, fino al 5 maggio
Dal primo febbraio 2024 a Casa Morandi è allestita la mostra Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia.
Le opere di Morandi in cui si può percepire una vicinanza stilistica a quelle dei principali esponenti della Metafisica sono 21 (comprendendo anche quelle oscillanti tra Metafisica e “Valori Plastici”) e sono prevalentemente dipinti ad olio.
Sono opere speciali conservate in alcuni dei più importanti musei italiani eccetto quella appartenuta a Roberto Longhi trafugata nel 1981 e non ancora ritrovata.
Il Museo Morandi possiede tre disegni che, pur essendo cronologicamente successivi a quel solo anno (estate 1918 – tardo autunno 1919) in cui Morandi si avvicina alla Metafisica, possono a pieno titolo appartenere a quel gusto.
Questi rari e preziosi fogli, infatti, tracciati a inchiostro raffigurano rispettivamente due nature morte metafisiche di impianto analogo a quello dei dipinti che si conservano alla Pinacoteca di Brera (Natura morta, 1919 -V.43 e Natura morta, 1919 – V.44) e un vaso di fiori che invece richiama il dipinto di collezione privata (Fiori, 1920 – V.56) emblematico della successiva stagione dei “Valori Plastici”.
I tre disegni, in realtà, risalgono tutti a quel periodo, come si evince dalla carta su cui sono stati schizzati seppur con una precisione quasi descrittiva.
Morandi ha utilizzato infatti il verso di cedole librarie della celebre casa editrice d’arte “Valori Plastici” nel cui fondo archivistico erano conservati e il Comune di Bologna li ha acquistati all’ asta della Rivista a Roma nell’ aprile del 1999.
Sono stati realizzati dal giovane Morandi trovandosi insieme all’amico fondatore della Rivista Valori Plastici, Mario Broglio, per indicargli quali dipinti desiderava fossero pubblicati sul numero IV di Valori Plastici, apparso nel 1921.
Il focus nasce con l’intenzione di documentare questa breve parentesi del percorso artistico morandiano accostando ai disegni, i modelli che servirono a Morandi per le sue opere metafisiche e un apparato documentario di lettere, testi e fotografie.