Di origini e generazioni diverse Morandi e Urrutia sono accomunati dal desiderio di spingersi oltre i confini della rappresentazione per dipingere l’essenza
MAAB Gallery di Milano presenta la mostra GIORGIO MORANDI, ALAIN URRUTIA. Pensare con lo sguardo, fino al 16 febbraio
La Galleria MAAB è stata fondata a Padova nel 2009 da Michael Biasi.
Nel 2013 la galleria ha aperto un nuovo spazio espositivo nel centro di Milano.
Fin dall’inizio dell’attività il lavoro di riscoperta di importanti artisti del panorama storico-artistico europeo, attivi dagli anni Cinquanta e Sessanta, è stato sostenuto dall’interesse per le continue evoluzioni del linguaggio dell’arte contemporanea internazionale.
Nella sede milanese della galleria Maab presenta fino al 16 febbraio 2024 la mostra Giorgio Morandi, Alain Urrutia. Pensare con lo sguardo.
La mostra mette in scena un dialogo rarefatto e sommesso tra una selezione di importanti incisioni di Giorgio Morandi (Bologna 1890 -1964), datate tra il 1915 e il 1933, e una nuova serie di quadri di Alain Urrutia( Bilbao 1981).
La pittura come cosa mentale, con il suo potere di liberarsi dalla rappresentazione naturalistica degli oggetti per aprirsi sull’essenza delle cose è dunque il punto di partenza di questo ideale dialogo pittorico.
Entrambi gli artisti procedono infatti non forgiando immagini secondo verosimiglianza, ma costruendo idee attraverso le sembianze degli oggetti, che diventano membrane, diaframmi, confini, che aprono la visione su presenze nascoste, trasposizioni figurate di stati d’animo, consonanze ed echi interni al mondo delle immagini e al mistero che esse portano con sé.
Cosa riflettono le immagini? La domanda sembra aleggiare da un’opera all’altra: le immagini di Morandi scambiano la corporeità con l’ombra e puntano all’archetipo, tanto quanto quelle dipinte da Urrutia sono lasciate libere di circolare nel flusso della coscienza, anarchiche nella loro assolutezza, anche quella inconscia.
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