Articolata in tre sedi e otto sezioni espositive Pordenone propone una mostra che rappresenta un viaggio enciclopedico del visibile e del possibile dell’immaginario artistico d’autore

Mondi Possibili. Due secoli d’arte dalle collezioni di Pordenone – Mostra Pordenone

PORDENONE – tre sedi

Galleria Harry Bertoia, corso Vittorio Emanuele II 60

Casa dello Studente Antonio Zanussi  via Concordia Sagittaria 7

Museo Diocesano di Arte Sacra  via Revedole 1

Dal 10/09/2023 al 28/01/2024

Si apre ufficialmente il 10 settembre 2023 Mondi Possibili, due secoli d’arte dalle collezioni di Pordenone: un’esposizione di quasi 140 opere di pittura, scultura e disegno di grande valore conservate nel caveau dei Musei civici.

La mostra, a cura di Alessandro Del Puppo e William Cortés Casarrubios, è realizzata dal Comune di Pordenone con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con la collaborazione dell’Università degli Studi di Udine, del Centro Iniziative Culturali Pordenone, della Diocesi di Concordia Pordenone, della Fondazione Concordia Sette e della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia.

Quasi 140 opere di pittura, scultura e disegno selezionate, realizzate tra fine Ottocento e il Novecento, appartenenti al patrimonio della città di Pordenone, suddivise in otto percorsi tematici ed esposte in tre sedi della città: la Galleria Harry Bertoia, la Casa dello Studente Antonio Zanussi e il Museo Diocesano di Arte Sacra.

Alcuni nomi internazionali in mostra: Paul Delvaux, Toshimitsu Imaï, Luigi Veronesi.

E poi artisti del territorio come Mirko Basaldella, Luigi Spacal, lo stesso Bertoia e un nucleo consistente di autori locali ma di richiamo nazionale come Luigi Vettori e Armando Pizzinato, Zavagno che raccontano la storia del territorio del Friuli Venezia Giulia attraverso la rappresentazione dei paesaggi e delle sue genti.

Un’esposizione che mette in luce opere di grande valore, un vero patrimonio culturale del territorio, già talvolta esposte nel corso degli anni passati ma che ritornano oggi attraverso percorsi inediti, opere riscoperte, frutto di accurate indagini e di studi specialistici.

Tra le otto sezioni tematiche una è dedicata al Cardinal Celso Costantini scultore, grazie al lascito fatto al Comune di Pordenone dal Cardinale stesso.