Le bandiere di Lorenza Morandotti trasmettono l’idea di un’appartenenza al genere umano, senza distinzione di razza, nazionalità e classe sociale
Castel Baradello di Como ospita la mostra Lorenza Morandotti Cosmo’s Flags, aperta al pubblico fino al 30 giugno
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Il Castel Baradello è il simbolo di Como e uno dei monumenti storici più importanti dell’area del Lago di Como.
Costruito dall’Imperatore Federico Barbarossa su precedenti fortificazioni e situato in una posizione strategica e spettacolare, da secoli domina dall’alto la città e il primo bacino del Lago.
Dal 3 maggio il Castello ospita la mostra LORENZA MORANDOTTI. Cosmos’ Flag, a cura di Luigi Cavadini.
L’esposizione documenta la nascita e lo sviluppo di una performance diffusa nel tempo e nello spazio, che consiste nel viaggio di una bandiera, portata dal suo alfiere, ovvero la stessa Lorenza Morandotti, fotografata mentre sventola in particolari siti, selezionati dall’artista milanese classe 1957, secondo un criterio d’importanza storica, culturale, sociale.
Le bandiere, che nascono come evoluzione della serie di acquarelli Infiniti, sono realizzate in un tessuto finissimo per poter essere attraversate dallo sguardo, e presentano un archetipo universale, che accompagna l’uomo fin dalla preistoria: un cerchio dipinto con pigmenti, i cui colori sfumano verso l’interno, lasciando al centro un vuoto luminoso.
A differenza dei vessilli ufficiali degli stati che mirano a marchiare il territorio e a indicare il suo possesso a un determinato gruppo etnico o politico, quelli di Lorenza Morandotti trasmettono l’idea di un’appartenenza al genere umano, senza distinzione di razza, nazionalità e classe sociale.
Le Cosmos’ Flags sono simbolo di un’appartenenza allargata che ci accomuna nella ricerca dell’essenziale.
Fare proprio questo punto di vista può essere utile per gestire i confini del pensiero, da un’ottica di predominio, alla tutela condivisa.