Un ruolo da riscoprire, quello delle artiste italiane attive tra Secessione e futurismo nella prima metà del Novecento
Il Casino dei Principi di Villa Torlonia in Roma ospita la mostra Artiste a Roma tra il 1910 e il 1940, fino al 27 ottobre
Piccolo e raffinato, il Casino dei Principi fu usato dal principe Alessandro Torlonia, nel corso dei fastosi eventi mondani organizzati nella Villa, come dipendenza del Palazzo principale, al quale era collegato da una galleria sotterranea che ancora oggi unisce i due edifici.
Ora l’edificio, a seguito di una radicale ristrutturazione nella prima metà dell’Ottocento di un edificio rurale, con il suo aspetto neo cinquecentesco, ricco di decorazioni esterne e interne, è sede di esposizioni temporanee.
Dal 30 maggio 2024 nel Casino dei Principi della Villa è aperta la mostra Artiste a Roma tra il 1910 e il 1940. Crocevia femminile tra Secessione, Futurismo e Ritorni, in collaborazione con Gli archivi del Novecento e Sapienza Università di Roma.
Nonostante un’ampia presenza di artiste attive a Roma nel corso del Novecento, che hanno peraltro esposto alle Biennali, alle Sindacali e alla Quadriennali, oltre che nelle più importanti gallerie romane, solo negli ultimi anni alcuni studi hanno fatto riemergere dall’ombra il loro lavoro.
La mostra, partendo da una ricognizione delle opere appartenenti alle collezioni capitoline, intende documentare come, dal movimento futurista, attraverso gli anni del fascismo fino al primo dopoguerra, le pittrici e le scultrici di quegli anni abbiano riletto ed interpretato l’impegno artistico, in particolare nella vita culturale della capitale.