L’arte informale emerge come risposta alla crisi esistenziale del secondo dopoguerra, e riflette la solitudine, l’angoscia e l’incertezza del tempo
Palazzo delle Paure di Lecco ospita la mostra Informale. La pittura italiana degli anni Cinquanta, fino al 30 giugno

Edificato nel 1905 in stile eclettico neogotico su un precedente edificio, ospitava la Camera di Commercio.
Divenne poi sede dell’Intendenza di Finanza, con gli uffici delle imposte, del catasto e della dogana, e conservò tale funzione fino al 1964.
Tale ruolo gli valse l’appellativo di “Palazzo delle Paure”.
Nel 2012 il palazzo è stato ristrutturato dal Comune di Lecco che ne ha fatto la sede della sezione permanente di Arte contemporanea, Grafica e Fotografia della Galleria Comunale d’Arte, con al primo piano gli spazi per esposizioni temporanee.
A Palazzo delle Paure si è avviato il ciclo espositivo Percorsi nel Novecento, programma ideato dalla Direzione del Sistema Museale Urbano Lecchese che, fino a novembre 2024, analizza la scena culturale italiana del XX secolo.
Ora, dal 15 marzo 2024 il ciclo si arricchisce di un nuovo capitolo con la mostra aperta fino al 30 giugno Informale. La pittura italiana degli anni Cinquanta.
L’attenzione è rivolta alla stagione dell’Informale, un periodo artistico che ha segnato profondamente la scena culturale italiana del XX secolo.
L’arte informale emerge come risposta a questa crisi esistenziale, riflettendo la solitudine, l’angoscia e l’incertezza del tempo.
La mostra si propone di esplorare un periodo tumultuoso nella storia dell’arte, quello che segue il secondo conflitto mondiale, in cui l’Europa si trova a confrontarsi con le macerie della sua civiltà e con un senso di incertezza diffuso.
Curata da Simona Bartolena la mostra presenta più di 60 opere di artisti quali Afro, Tancredi, Chighine, Fontana, Moreni, Burri, Morlotti e molti altri la cui ricerca artistica si sviluppa attorno al segno, alla materia, al colore, al gesto.
0 thoughts on “Informale. La pittura italiana degli anni Cinquanta”