Maurizio Pellegrin porta la testimonianza dello sguardo contemporaneo alla mostra Ritratto veneziano dell’Ottocento
La Galleria Internazionale d’Arte Moderna Cà Pesaro di Venezia presenta la mostra MAURIZIO PELLEGRIN . Me stesso e io
A cura di Elisabetta Barisoni, le Sale Dom Pérignon della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro a Venezia ospitano dal 24 novembre 2023 la mostra MAURIZIO PELLEGRIN . Me stesso e io.
Nato a Venezia nel 1956 Maurizio Pellegrin vive tra New York e la città lagunare.
Si è laureato in Storia dell’Arte all’Università Ca’ Foscari di Venezia e, contemporaneamente, si è dedicato allo studio dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti, dove ha conseguito un Master in Fine Arts equivalente allo Studio d’Arte.
Ha studiato Sociologia alla New School University e Filosofia Orientale alla New York University di New York.
Negli anni ’90 Pellegrin ha iniziato la sua carriera accademica entrando a far parte del Teachers College della Columbia University di New York.
A Cà Pesaro presenta lavori e oggetti.
Il lavoro The Others è composto da più di cento ritratti del Settecento e Ottocento, con l’inserzione di oggetti e tessuti, dove compare la presenza umana, non sempre immediatamente dichiarata o percepibile.
Sono lavori che costituiscono in un certo modo il suo autoritratto ideale.
La prima sala presenta le riflessioni dell’artista intorno alla sua identità e alla visione di se stesso e della propria storia.
Agli immaginari autoritratti della testa di Pellegrin presa di profilo si alternano rappresentazioni della città di origine, Venezia, esposti insieme a occhi e volti di altre memorie che emergono dai disegni e dagli appunti del passato (104 Eyes and 1 Black Dot, 2011 e Drawings 1984-2002).
Pur concentrandosi sulla memoria, il lavoro non è una sorta di reliquiario adibito alla sola funzione di ricordo o indagine storica.
I componenti sono il pretesto per una nuova condizione della comunicazione; il passato diviene in questo modo una riserva di energia che trova la sua espressione nello spostamento e nella vibrazione. Insieme ai ritratti sono esposti gli oggetti di Memories (The Corsets), opera del 2021 che suggerisce le figure e i ritratti attraverso i segni della presenza, fisica ed intima, del corpo.
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