Armando Testa è stato un mago della pubblicità del secondo novecento e ha realizzato molte tra le più celebri pubblicità commerciali dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta
La Galleria internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro a Venezia presenta la mostra dedicata ad Armando Testa
La Galleria internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro a Venezia rende omaggio all’artista Armando Testa (1917-1992) con una mostra antologica che sarà aperta al pubblico dal 20 aprile al 15 settembre 2024.
Un’ampia esposizione riservata al mago della pubblicità a partire dalle 17 opere entrate nella collezione del museo con la donazione di Gemma De Angelis Testa nel 2023.
Armando Testa, disegnatore, pittore, cartoonist, art director, copy e animatore, è stato un precursore del minimalismo italiano nella comunicazione e nella grafica pubblicitaria.
Era nato nel 1917 a Torino, dove frequenta la Scuola Tipografica Vigliardi Paravia.
Tra i suoi professori c’è il pittore Ezio D’Errico, il quale lo avvicina all’arte contemporanea e alla creatività che saranno la cifra stilistica di tutta la sua vita.
Si dedica subito alla grafica pubblicitaria e nel 1946 apre il suo primo studio di grafica pubblicitaria che cresce al punto di diventare uno dei più importanti gruppi di comunicazione nel mondo con sedi a Torino, Milano, Los Angeles e presenze nei principali mercati internazionali.
Testa è artefice di alcuni degli spot che, più di altri, hanno caratterizzato i primi anni della televisione italiana, diventando vere icone culturali dell’intera nazione: il Digestivo Antonetto, l’aperitivo Punt e Mes, il caffè Paulista della Lavazza, l’ippopotamo Pippo della Lines, la birra Peroni, i televisori Philco, i cappelli Borsalino, l’abbigliamento Facis, l’olio Sasso, il Punt e Mes, la Pirelli, la carne in scatola Simmenthal, Saiwa, Citterio, Sanbitter, Esso, Galbani, i liquori della Martini & Rossi.