Di famiglia di artisti da due generazioni Franca Magnolato usa l’intensità del colore con un potente linguaggio evocativo
Cà Lozzio di Piavon di Oderzo ospita la mostra di FRANCA MAGNOLATO. Acqua, aria, fuoco e terra, fino al 9 giugno
Cà Lozzio è gelateria, ristorante, centro congressi ma anche Arte e, infatti, la grande varietà di fruizione dei locali ha dato la possibilità di poter istituire l’Associazione “Ca’ Lozzio Incontri” che propone esposizioni d’arte, concerti di musica classica, lirica e moderna.
Un’Associazione particolarmente attiva e di grande capacità di promozione dell’arte in tutte le sue manifestazioni, anche se con un occhio di privilegio per l’arte visiva e la pittura.
L’avventura è iniziata nel 1987 con il primo incontro, una mostra personale dedicata a Gina Roma, cui segue un’intensa attività che, con la mostra Acqua, aria, fuoco e terra dell’artista Franca Magnolato, arriva oggi al numero 302.
Franca Magnolato è nipote d’arte da due generazioni: Vittorio Marusso (1867-1943) al quale è titolata l’omonima Accademia d’Arte e Cesco Magnolato (1926-2022).
Nata a San Donà di Piave nel 1958, dopo il diploma del Liceo Artistico Franca si laurea in Architettura presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia nel 1982.
Avvia quindi la professione di architetto e il curriculum professionale spazia dalle opere pubbliche al settore turistico con la realizzazione di parchi acquatici tematici, residence e altre opere nell’ambito dell’intrattenimento.
Ma la tradizione familiare e l’attrazione per l’arte è forte e si dedica a produrre opere su tela e su tavola, talvolta stilisticamente diverse tra loro ma accomunate da un uso intenso del colore e da un potente linguaggio evocativo.
La mostra Acqua, aria, fuoco e terra, curata da Lorena Gava, è dedicata ai quattro elementi ed esprime la più recente produzione di Franca.
Una produzione che, come evidenziato da Lorena Gava, esprime nella foga e nell’intensità del colore tutta l’energia del macrocosmo ed è commovente osservare come i corpi di donna, veri e propri microcosmi, spesso raffigurati, siano in perfetta connessione con il grandioso universo naturale. ….
Che dire dei cavalli, splendidi, che alla stregua del toro, come nella tradizione della corrida, giocano un ruolo fondamentale? Si tratta di animali ritratti magnificamente, pervasi di un’istintività assoluta, libera e selvaggia. …
A guidare ogni composizione il binomio indissolubile di segno e colore, di gesto e materia per un esito finale di sicuro impatto scenico dove figurazione e astrazione si sciolgono nell’egida di una pittura singolare e preziosa, densa di passionalità e magico furore.