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"Occorrono uomini creativi" (Gianni Rodari)

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Angelo Tabaro

Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis a Mestre

Banca Ifis celebra i 40 anni dalla propria fondazione donando al territorio un nuovo spazio per la fruizione dell’arte e della scultura contemporanea

Scopri il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis a Mestre: un’esposizione di arte contemporanea nella natura di Villa Fürstenberg

 

Scopri il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis a Mestre: un'esposizione di arte contemporanea nella natura di Villa Fürstenberg

 

Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis a Mestre

La cinquecentesca Villa Fürstenberg sul Terraglio è una delle numerose Ville Venete che sorgono lungo strada che storicamente collega Venezia a Treviso.

Oltre alla qualità dell’architettura, che richiama lo stile palladiano, Villa Fürstenberg colpisce per la bellezza e la varietà dell’area verde di 22 ettari nella quale è immersa. Esito della trasformazione dei terreni da area agricola a giardino privato, realizzata dalla metà del ‘900 dalla famiglia von Fürstenberg che l’aveva scelta come propria residenza.

Dal 2000 la villa è diventata la sede di Banca Ifis, prestigioso istituto finanziario, il cui presidente è Sebastiano Egon von Füstenberg, figlio di Clara Agnelli e Tassilo von Fürstenberg.

Ora Banca Ifis a Mestre celebra i 40 anni dalla propria fondazione donando al territorio in cui è storicamente radicata un nuovo spazio pensato per la fruizione dell’arte e della scultura contemporanea: il “Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis a Mestre”.

L’esposizione permanente di sculture monumentali ospitato all’interno degli oltre 22 ettari di giardino di particolare pregio naturalistico e di biodiversità che circondano la villa.

Curato da Giulia Abate e Cesare Biasini Selvaggi e inaugurato alla presenza dei vertici della Banca e dei rappresentanti delle Istituzioni, Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis a Mestre è un progetto che guarda a un futuro dove l’economia si fonda con l’arte e la Bellezza, portando valore aggiunto e unicità tra le persone che sono parte dell’azienda e del territorio.

Ad oggi è possibile incontrare tra il verde le opere plastiche di dieci maestri della scultura contemporanea, italiani e internazionali. Si hanno Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Manolo Valdés, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, Julio Larraz, Philip Colbert, ma la collezione sarà arricchita annualmente.

Esposizione arte contemporanea nella natura del Parco Internazionale di Scultura di Villa Fürstenberg.

Queste le opere attualmente presenti nel Parco:

TESEO SCREPOLATO​ (Igor Mitoraj)

Per questo colossale volto realizzato in bronzo nel 2011, Igor Mitoraj attinge al mondo classico e ai protagonisti dei miti greci per creare un repertorio di figure con le quali costruire la propria personale mitologia, da restituire allo spettatore come unione di frammenti ricomposti dallo scultore. L’opera si impone così come monito dello scorrere del tempo, delle fragilità umane, ma anche come simbolo della resistenza della bellezza classica e dei valori che essa rappresenta.

IKARIA E IKARO ALATO (Igor Mitoraj)

Realizzate in bronzo da Igor Mitoraj rispettivamente nel 1996 e nel 2000, rappresentano la metafora dell’umanità che vuole sfidare i limiti stessi della natura, ma anche di chi viene punito per questa sua arroganza. L’artista contrappone i canoni classici del mito reinterpretato (Ikaro), in cui la “finestra” squadrata sull’ala superstite sembra quasi voglia sottolineare l’esistenza del legame tra passato e presente, e una figura nuova (Ikaria), con testa e braccia mozzate, piccole sculture che si affacciano da “nicchie” di un possibile teatro della memoria, le ali intatte come pronte al volo, mentre una mano maschile la trattiene cingendole la caviglia destra.

CONTINUO (Roberto Barni)

Nell’opera del 1999, Roberto Barni rappresenta due figure che si fronteggiano: uomini anonimi eternati nel bronzo in situazioni di equilibrio precario, ma protagonisti di un movimento senza meta. Una non-azione costante, complici in un gioco di equilibri. Costretti ai margini della scala nel loro abbigliamento cittadino, assomigliano a tutti e nessuno e per questo, oltre al fatto che le opere sono concretamente appoggiate sul suolo, senza un piedistallo, creano un rapporto diretto con il pubblico che le attraversa come su un palcoscenico.

CLIO DORADA (Manolo Valdés)

Nel 2017, l’artista Manolo Valdés crea quest’opera di ottone e acciaio inossidabile, con lo scopo di insegnare ad interpretare il mondo e a comporne ipotesi alternative. Valdés vuole dimostrare come la bellezza sia libera, qualcosa che va oltre i soli canoni estetici e rappresenti un’esperienza totalizzante, così forte da influenzare scelte e aspettative di vita.

LE ALI DEI SOGNI (Pablo Atchugarry)

Creata nel 2020 da Pablo Atchugarry, l’opera si basa sul concetto di leggerezza, offerta secondo l’artista dalle figure fermate nella pietra e che si traduce nella tessitura di panneggi di volumi, di transizioni tra vuoto e pieno, di controluce, di contrasti fra trasparenze e opacità. Quando scolpisce le sue forme, Atchugarry utilizza una molteplicità di strategie stilistiche, mettendo in gioco temi quali le relazioni di potere, la memoria e la conoscenza.

MATACUBO (Pietro Consagra)

Per l’artista Pietro Consagra la scultura è uno strumento di mediazione relazionale destinato al vissuto quotidiano. Nascono così gli oggetti-sculture come Matacubo, in ferro dipinto del 1985, laddove in Sicilia “matacubo” indica ciò che è compatto e ingombrante. Per l’artista rappresenta invece un’opera formosa e seducente che diventa una seduta da toccare e vivere. L’opera presente nel Parco è un pezzo unico, la seconda di sei esemplari.

CONTINUAZIONE-DUPLICAZIONE (Eun Sun Park)

Eun Sun Park plasma nella pietra l’armonia della natura e i ritmi della psiche umana. Le sue tipiche strutture nodulari e corpuscolari, atomico-cellulari, come Continuazione-Duplicazione del 2021 in granito rosso e giallo, rivelano la propria aspirazione ad innalzarsi verso la “luce”. Nella concezione dell’artista, infatti, parchi e sculture condividono la stessa natura: riflettono le impronte e le mode dei tempi in cui vengono creati, ma anche le idee e il pensiero del proprio autore.

BRONZE STACK 9, VIRIDIAN GREY (Annie Morris)

L’opera di Annie Morris, realizzata nel 2022 in acciaio e bronzo patinato, rappresenta un viaggio tra suggestioni allegoriche, passato e presente attraverso differenti linguaggi artistici. Raffigurante sfere colorate impilate, allude alla struttura ordinata della natura che coincide con l’intero universo e intreccia molteplici livelli di racconto, anche personali (l’attenzione della scultrice inglese per le forme sferiche risale infatti alla propria gravidanza).

THE KING (Philip Colbert)

L’opera di Philip Colbert si presenta come un cartone animato contemporaneo protagonista del Surrealismo. Realizzata nel 2022 in alluminio, bronzo e acciaio, rappresenta un dialogo con la storia dell’arte da un lato e con la cultura digitale contemporanea dall’altro. Tale dualismo caratterizza l’intera ricerca dell’artista che proprio per l’irriverenza e l’ironia con cui mescola fonti diverse, dall’antichità classica ai simboli quotidiani della cultura di massa, è stato soprannominato il “figlioccio di Andy Warhol”.

HORSE​ (Fernando Botero)

L’opera, realizzata in bronzo nel 1992 da Fernando Botero, recentemente scomparso, incarna la forza e la maestà tipici del cavallo. Con i suoi arti gonfi e le dimensioni monumentali, l’animale richiama l’universo estetico barocco e satirico ed è scolpito con un’affettuosa riverenza per il suo status di compagno e amico senza tempo dell’uomo.

SPACE STATION​ (Julio Larraz)

L’opera del 2000 di Julio Larraz, che si compone fisicamente come un’imponente caffettiera in equilibrio precario su una pila di stoviglie traballanti, incarna la grande tradizione della natura morta spagnola. Con umorismo e originalità, suggerisce infatti, nella visione dell’autore, l’ironia delle realtà politiche latinoamericane: un equilibrio ineguale di potere e le sue ramificazioni, e le strategie calcolate dell’uomo per raggiungere luoghi ben oltre la portata della propria realtà.

Il Parco di Villa sarà aperto al pubblico a partire dalla primavera 2024 e prevede un percorso espositivo che parte dall’ingresso della Villa, dove è stata posizionata la grande scultura di Igor Mitoraj dal titolo “Teseo screpolato” (2011) e prosegue nelle aree verdi del parco monumentale, portando il visitatore a una profonda immersione nel costante dialogo tra arte e natura, che è alla base dello stesso progetto espositivo.

Gli spazi del Parco Internazionale di Scultura vogliono anche essere un laboratorio a cielo aperto per il Padiglione Italia della Biennale che vedrà ogni anno l’inserimento di nuove sculture, anche monumentali, al fine di continuare a stimolare il rapporto tra arte e giardino che ne caratterizza la sua essenza.

Focus cultura è la nuova sezione di Pikasus ArteNews che invita alla riflessione sul valore dell’arte, in tutte le forme espressive del pensiero e della creatività umana. Focus indaga il ruolo e il contributo fondamentale dell’arte per uno sviluppo equilibrato, sostenibile e “umano” della società. Le materie saranno le più varie, dalla presentazione di riviste specializzate anche di nicchia, alla recensione di libri, ad ogni altra iniziativa che nasca da donne e uomini creativi ispirati e capaci di formulare ipotesi coraggiose per il bene comune

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