Maria Prymachenko. I girasoli ucraini

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- DATA INIZIO: 28/02/2023

- DATA FINE: 04/06/2023

- LUOGO: TRENTO – Palazzo delle Albere/MART

- INDIRIZZO: Via Roberto da Sanseverino, 43

- TEL: +39 0464 438887

Per la prima volta circa 70 opere dell’artista Ucraina Maria Prymachenko vengono presentate al pubblico italiano.

Maria Prymachenko. I girasoli ucraini – Mostra Prymachenko Mart

 

Mostra Primachenko Mart
marla Prymachenko,
*Girasole* 1988, guazzo, matita, pennarello e colla su carta, 84,5 x
nO
cm, Museo Nazionale Taras Shevchenko Kiev

 

TRENTO – Palazzo delle Albere/MART Via Roberto da Sanseverino, 43

Dal 28/02 al 04/06/2023

A un anno dall’invasione della Russia all’Ucraina, il Mart presenta la prima mostra italiana su Maria Prymachenko (1909-1997), icona dell’arte naif, artista simbolo della cultura ucraina, artista UNESCO nel 2009.

La gran parte delle opere arrivano a Trento dal Museo nazionale Taras Shevchenko di Kiev.

Nonostante Maria Prymachenko non sia mai uscita dalla sua Ucraina e abbia vissuto per quasi novant’anni nella natale Bolotnja, le sue opere sono diventate famose in tutto il mondo.

A partire dagli anni 30, i suoi lavori vengono presentati dapprima a Kiev, poi a Mosca, San Pietroburgo, Varsavia, Praga, Sofia, Parigi e persino Montreal.

Nel 1937 l’artista riceve la medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi.

Nella sua lunga vita Maria Prymachenko è stata instancabile: ricami, disegni, dipinti, grafiche, ceramiche; si stima che lungo la sua carriera abbia realizzato circa cinquemila opere.

Esponente della pittura naif, erede di una tradizione folcloristica secolare che affonda le proprie radici nell’arte paleolitica, Maria Prymachenko ispirò grandi artisti come Picasso, Matisse e Chagall.

La sua arte mescola cultura popolare e arte moderna, riprende l’iconografia della tradizione ucraina, racconta esperienze personali e sogni.

Con animali fantastici, flora lussureggiante, simboli ancestrali Prymachenko ridefinisce gli immaginari popolari e li rende universali.

Tra ricchissimi dettagli e colori accesi, non c’è spazio per le superfici vuote, il movimento ornamentale è costante, immutabile, calmo e senza fine.

Le pitture hanno ritmo, nell’assenza di spigoli risultano magnetiche, quasi ipnotiche.

Soggetti familiari (animali, fiori, elementi naturali) sembrano ammiccare ma, nel contempo, creano dissonanze.

Si tratta di regni misteriosi, luoghi magici popolati da forme irreali.

Dopo la sua morte, l’astrologo Kiym Curjumov le ha intitolato un pianeta (1998).

L’anno scorso, in uno dei primi giorni dell’invasione militare da parte della Russia, 25 opere vengono distrutte durante uno dei bombardamenti nella zona di Kiev.

Erano custodite nel Museo di Storia Locale di Ivankiv, oggi scomparso.

 

ORARI DI APERTURA

  • Martedì >domenica 10.00 – 18.00 ( venerdì chiude ore 21.00)

INFO

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