Nel settimo centenario della morte di Marco Polo il Museo Correr propone un percorso espositivo in cui la via della seta diventa la via della scrittura
Il Museo Correr di Venezia presenta la mostra LA VIA DELLA SCRITTURA. Settecento anni di arte calligrafica tra oriente e occidente
Negli spazi dell’Ala Napoleonica del Museo Correr si apre al pubblico il 24 aprile 2024 la mostra LA VIA DELLA SCRITTURA Settecento anni di arte calligrafica tra oriente e occidente, a cura di Monica Viero e Monica Dengo.
La mostra, inserita nel programma delle celebrazioni per il settimo centenario della morte di Marco Polo, prosegue il percorso di iniziative avviate dalla Fondazione MUVE / Musei Civici di Venezia per promuovere presso il vasto pubblico la conoscenza e la pratica della calligrafia.
Alle tradizionali masterclass organizzate dalla Biblioteca del Museo Correr verrà affiancata, infatti, un’esposizione di opere specchio delle culture calligrafiche incontrate da Marco Polo nel suo viaggio verso la Cina.
In mostra le opere di sei artisti contemporanei originari di Cina, Iran, Iraq, Armenia e Italia, oltre ad una serie di documenti e manoscritti antichi conservati dalla Biblioteca del Museo Correr in lingua araba, armena, cinese e birmana.
Viene proposto un percorso in cui la Via della Seta diventa la Via della Scrittura.
Un viaggio che consente di apprezzare le diverse declinazioni artistiche, storiche e culturali della calligrafia.
Mentre i documenti antichi mantengono la relazione classica in cui la forma è principalmente a servizio del contenuto, gli artisti contemporanei indagano il potere comunicativo delle forme di scrittura in se stesse, anche rifiutando o rinunciando del tutto al contenuto semantico.
I sei artisti – Gayane Yerkanyan (Armenia), Golnaz Fathi (Iran), Hassan Massoudy (Iraq), Sarko Meené (Armenia), Mingjun Luo (Cina), Monica Dengo (Italia) – si pongono in una particolare relazione con la calligrafia e la scrittura a mano del proprio paese di origine, indagando ciò che le forme veicolano in quanto simboli, forme nello spazio, o segni e mantenendo una relazione di identificazione culturale con le proprie origini.