INGE MORATH: una donna -una vita-la fotografia

- DATA INIZIO: 08/07/2023

- DATA FINE: 01/10/2023

- LUOGO: CAGLIARI – Palazzo di Città/Musei civici

- INDIRIZZO: Piazza Palazzo 6

- TEL: +39070 6776482

Nel centenario della nascita una mostra a Cagliari rende omaggio alla prima donna fotoreporter entrata nella prestigiosa agenzia Magnum Photos

INGE MORATH: una donna -una vita-la fotografia – Mostra Cagliari

 

Mostra Inge Morath Cagliari

 

CAGLIARI – Palazzo di Città/Musei civici Piazza Palazzo 6

Dal 08/07 al 01/10/2023

Il Palazzo di Città di Cagliari rende omaggio a Inge Morath (1923-2002), una delle più interessanti figure della storia della fotografia del Novecento, con la grande retrospettiva italiana che celebra il centenario della sua nascita.

Su invito del grande fotografo di guerra Robert Capa, Morath è stata la prima fotoreporter donna a entrare a far parte dell’agenzia fotografica Magnum Photos nel 1953.

Morath ha realizzato, nel corso della sua carriera, reportage in diverse parti del mondo, studiando la lingua, le tradizioni e la cultura di ogni regione dove si recava.

Era interessata soprattutto al patrimonio di umanità che incontrava: sia che si trattasse di persone comuni o di personaggi pubblici, il suo sguardo s’indirizzava sempre verso l’intimità e l’essenza delle persone ritratte nei suo scatti.

Fra i suoi soggetti più popolari i ritratti di importanti personalità del Novecento come Henri Moore, Pablo Picasso, André Malraux, Doris Lessing, Marilyn Monroe, Gloria Vanderbilt e Fidel Castro.

Il suo lavoro è, prima di ogni cosa, testimonianza di una passione che muoveva da una necessità profonda e imprescindibile. “La fotografia è essenzialmente una questione personale: la ricerca di una verità interiore”, scriveva lei stessa.

Uno stile fotografico sviluppato grazie alle esperienze maturate con colleghi del calibro di Ernst Haas e Henri Cartier-Bresson, da cui riprese l’idea di una fotografia del “momento decisivo”.

La mostra INGE MORATH: una donna -una vita-la fotografia, aperta al pubblico sabato 8 luglio, si snoda tra il piano terra e il secondo piano del Museo.

Un corpus di oltre duecento opere per rappresentare la vita e la carriera di una donna che è riuscita, con coraggio e determinazione, ad affermarsi in una disciplina all’epoca prettamente maschile.

 

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