Oltre duecento opere di uno dei massimi divulgatori del Made in Italy, l’ architetto, designer e intellettuale Gio Ponti
Il Museo Internazionale della Ceramica/MIC di Faenza presenta la mostra GIO PONTI Ceramiche 1922-1967, fino al 13 ottobre
Dal 17 marzo 2024 il Museo Internazionale della Ceramica/MIC di Faenza dedica una grande mostra all’architetto, designer e intellettuale Gio Ponti (Milano 1891 – Milano 1979).
La mostra Gio Ponti. Ceramiche 1922 1967, a cura di Stefania Cretella, prosegue il programma di valorizzazione dei personaggi e delle grandi manifatture che hanno costruito il Made in Italy ceramico avviato dal MIC con le precedenti mostre dedicate a Lenci e a Chini.
Gio Ponti fu, infatti, uno dei massimi divulgatori del Made in Italy già a partire dagli anni Venti, quando divenne direttore artistico della Richard Ginori dando il via a un rinnovamento della produzione.
Oltre alla Richard Ginori durante la sua lunga carriera Ponti entra in contatto con diverse realtà ceramiche italiane: la Cooperativa Ceramiche di Imola, Pietro Melandri e il contesto faentino (famose le cartepeste realizzate con i Dal Monte), con le Ceramiche Pozzi, Joo e Gabbianelli, per citare le principali aziende con cui promosse percorsi e progetti unici e straordinariamente attuali.
Le sue conoscenze lo vedono al centro del dibattitto culturale italiano e della definizione del razionalismo italiano.
Collabora con i critici Ugo Ojetti, Edoardo Persico, lavora insieme a Luigi Fontana e a Giovanni Gariboldi, suo successore alla Richard Ginori.
Ponti fu, inoltre, uno dei protagonisti delle Biennali di Monza, presentando nelle sale della villa Reale le novità da lui introdotte nel repertorio della Richard-Ginori e i risultati delle sperimentazioni condivise con gli altri architetti coinvolti nelle esperienze del Labirinto e della Domus Nova per i grandi magazzini La Rinascente a Milano.
A lui si devono la fondazione di due riviste importantissime per il design e l’alto artigianato artistico come Domus e Stile, che contribuirono in modo evidente alla promozione delle arti destinate all’arredo domestico e alla diffusione del linguaggio moderno.
Tutte idee che furono coronate con l’incarico a Gio Ponti della progettazione e costruzione dal 1956-60 del Grattacielo Pirelli a Milano, capolavoro del razionalismo italiano diventato simbolo assoluto della “modernità” nel dopoguerra in Italia.
1 thought on “GIO PONTI Ceramiche 1922-1967”