Musei Statali, monumenti e siti archeologici in Italia – CALABRIA Parte 2

I musei statali e i monumenti della Calabria: storia e bellezza da scoprire

Musei statali e monumenti in Calabria: i luoghi di cultura più affascinanti tra storia, arte e archeologia in questa splendida Regione

 

Musei statali e monumenti in Calabria: i luoghi di cultura più affascinanti tra storia, arte e archeologia in questa splendida Regione.

 

I monumenti, i musei statali e i siti archeologici di competenza del Ministero della Cultura in Italia, complessivamente, sono all’incirca 500.

Soffermandoci solo ai Musei statali e Monumenti nazionali (Abbazie, chiese , castelli ecc. ), continuiamo con quelli della Calabria. I parchi e i siti archeologici saranno citati nell’ultimo articolo dedicato ai luoghi di cultura di questa Regione.

 

Musei statali e monumenti in Calabria – PARTE 2

  1. Museo e Parco archeologico nazionale di Capo Colonna a Crotone

Indirizzo

Via Hera Lacinia Crotone

Orari di apertura

Martedì > domenica 09.00 – 19.00

Presentazione

Il Museo archeologico nazionale di Capo colonna a Crotone è all’interno del Parco Archeologico stesso.

Inaugurato nel 2006, propone un percorso espositivo in tre sezioni, all’interno di ampie sale open space.

La prima sezione è dedicata all’abitato romano e propone una selezione delle principali classi ceramiche e alcuni oggetti di uso comune.

La seconda sezione accoglie i rinvenimenti effettuati nell’area del santuario e la ricostruzione di uno spaccato della copertura marmorea del tetto del tempio A.

Nella terza sezione sono esposti reperti provenienti dai fondali della costa crotonese; di particolare interesse il carico di marmi di età romana del relitto di Punta Scifo.

Il Parco, a 10 Km da Crotone, si estende per circa 50 ettari, occupando la punta più orientale del promontorio di Capo Colonna, noto nell’antichità come “Lakinion akron”.

L’antico luogo di culto per la dea Hera Lacinia di fondazione greca comprende oggi l’area archeologica, circoscritta dalle mura di età romana, una zona boschiva e a macchia mediterranea, simbolo del bosco sacro alla dea, e la zona del Museo.

(https://musei.calabria.beniculturali.it/musei?mid=83&nome=museo-e-parco-archeologico-nazionale-di-capo-colonna)

 

  1. Chesa di San Francesco d’Assisi a Gerace (Reggio Calabria)

Indirizzo

Piazza delle Tre Chiese

Orari di apertura

Lunedì > domenica 09.00 – 18.00

La biglietterie chiude 30 minuti prima

Presentazione

Tra i molti luoghi di culto, che valsero al borgo di Gerace il soprannome di Città delle cento chiese, c’è il convento e la chiesa di San Francesco d’Assisi, costruiti tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento sui resti di un precedente edificio romanico.

Il sito, all’estremità nord-ovest della rupe di Gerace, rappresenta uno dei più importanti monumenti della storia monastica calabrese e uno dei più antichi edifici dell’ordine francescano del Sud Italia.

Dopo varie vicende la chiesa venne sconsacrata all’inizio de Novecento e subì danni dal terremoto del 1908.

Il complesso architettonico si presenta come un insieme di strutture distinte: tra queste emerge la chiesa, cui si affiancano la torre campanaria, il chiostro con il pozzo, il portico e un locale interrato.

L’esterno della chiesa è caratterizzato da mura alleggerite da alte e strette finestre, dette monofore archiacute strombate, e da un imponente portale trecentesco con decorazioni di ispirazione arabo-normanna. All’interno, l’edifico vanta linee architetto

(https://cultura.gov.it/luogo/chiesa-di-san-francesco-d-assisi)

 

  1. Museo archeologico Metauros a Gioia Tauro (Reggio Calabria)

Indirizzo

Palazzo Baldari, Via Roma 459 – 89013 Gioia Tauro (RC)

Orari di apertura

Lunedì > sabato 08.00 – 19.00

Domenica 0.80 – 19.00

Presentazione

Ubicato in Palazzo Baldari (sec. XVIII), il Museo illustra la storia di Métauros, centro fondato dagli abitanti di Zancle (odierna Messina) per motivi espansionistico-commerciali e passato sotto l’influenza della colonia di Locri nel VI secolo a.C.

Il percorso museale propone in prevalenza materiali provenienti dall’area della necropoli scavata nel secolo scorso e che ha restituito anche significative testimonianze di presenze indigene del VII sec.a.C.

Tra i manufatti esposti aryballoi, alabastra di produzione insulare, vasellame attico a vernice e figure nere, anfore da trasporto tipo SOS.

Uno spazio è riservato ai rinvenimenti funerari di età romana (II-III secolo d.C.).

L’età medievale è testimoniata da materiali ceramici provenienti da un’area di butto localizzata tra i resti della cosiddetta torre quadrata “normanna” e le mura di cinta, nella parte più settentrionale del Piano delle Fosse.

Documentato anche vasellame databile tra il XIII secolo e l’età rinascimentale.

(https://cultura.gov.it/luogo/museo-archeologico-metauros)

 

  1. Le Castella a Isola di Capo Rizzuto (Crotone)

Indirizzo

Piazzale Castello

Orari di apertura

Martedì > domenica 08.30 – 19.00

Presentazione

L’isolotto su cui sorge la fortezza di Le Castella è localizzato all’estremità orientale del golfo di Squillace.

La fortezza sarebbe nata in posizione strategica a controllo dell’intero golfo.

Il nucleo originario dell’attuale fortezza risale all’età angioina, cui va ricondotta la massiccia torre cilindrica che oggi domina il complesso fortilizio con la sua imponenza.

La torre, divisa in tre piani collegati da una scala a chiocciola, presenta alla base una cavità per la raccolta e la conservazione delle acque piovane. L’impianto del XIII secolo rientra in un più esteso sistema di torri di avvistamento.

Attorno a questa si è sviluppata successivamente l’intera architettura fortificata che, a partire dal XIV secolo, seguì le vicende del regno di Napoli.

Tra XVI e XVIII secolo Le Castella fu oggetto di numerose incursioni ottomane che portarono progressivamente al parziale abbandono, divenendo essa stessa ricovero per gli abitanti della zona.

All’interno della fortezza caratteristici sono quindi i resti di una sorta di piccolo villaggio con botteghe e i ruderi di una chiesetta.

(https://musei.calabria.beniculturali.it/musei?mid=812&nome=le-castella)

 

  1. Complesso Monumentale di San Domenico a Lamezia Terme (Catanzaro)

Indirizzo

via S. Domenico – 88046 Lamezia Terme (CZ)

Orari di apertura

Presentazione

Il Complesso San Domenico risale al XV secolo; nel corso dei secoli ha avuto molteplici usi, ma il più importante è stato quello di Convento Domenicano e dei Cappuccini.

Nelle sue stanze ha studiato per alcuni anni Tommaso Campanella del quale si conservano, nella Casa del Libro Antico, diversi volumi contenenti firme autografe e varie postille a mano.

All’interno del Complesso c’è il Chiostro, appunto Chiostro di San Domenico, una struttura che in passato era un convento e nel 1506 fu concessa ai Padri Domenicani e completata nel 1521 insieme al convento. Oggi le sale del convento sono state adibite per ospitare conferenze e convegni annuali, presentazioni di libri e festival.

Uno tra questi è l’immancabile appuntamento annuale di Trame, Festival sui libri sulle mafie che ogni anno offre un palinsesto di eventi e talk sui temi della mafia e della legalità.

Il complesso ospita al primo piano il Museo Archeologico Lamentino.

(https://cultura.gov.it/luogo/complesso-monumentale-di-san-domenico)

 

  1. Museo Archeologico Lamentino a Lamezia Terme (Catanzaro)

Indirizzo

via S. Domenico – 88046 Lamezia Terme (CZ)

Orari di apertura

Martedì > domenica 09.00 – 19.00

La biglietteria chiude 45 minuti prima

Presentazione

Il Museo archeologico lamentino è ospitato all’interno del Complesso Monumentale di San Domenico a Lamezia Terme.

Questo luogo di cultura raccoglie reperti provenienti da ricognizioni di superficie, campagne di scavo e rinvenimenti fortuiti effettuati nella piana lametina, con lo scopo di ricostruire la millenaria storia di quello che era uno strategico territorio sulla via dell’istmo tra Ionio e Tirreno.

Il Museo si articola in tre sezioni: Preistorica, Classica e Medievale.

Nella sezione Preistorica sono esposti strumenti in pietra, frammenti ceramici e resti ossei databili tra il Paleolitico Inferiore (1,8 milioni-100000 anni fa) e l’età del Bronzo Medio (circa 1600-1400 a.C.).

Nella sezione è allestito un laboratorio didattico di archeologia sperimentale, con la ricostruzione a grandezza naturale di una fornace per la cottura dei vasi neolitici.

La sezione Classica comprende due sale. Nella prima sono esposti documenti sulla più antica frequentazione greca del comprensorio; nella seconda sala si trovano invece ai materiali di epoca ellenistica e romana. Sono esposti frammenti di ceramica a vernice nera, ceramica comune, terrecotte votive e architettoniche, numerosi pesi da telaio. All’epoca romana appartengono invece alcuni frammenti architettonici e una statua muliebre in marmo (II-I sec. a.C.), provenienti da ricche villae sparse nel territorio, che attestano il nuovo assetto politico-economico del comprensorio lametino dopo la conquista da parte di Roma.

Nella sezione Medievale è esposto il materiale postclassico, databile dall’età bizantina fino al XVIII secolo.

I reperti provengono dagli scavi effettuati nella Chiesetta dei SS. Quaranta Martiri, situata all’interno del complesso delle Terme di Caronte, e in misura maggiore dai centri di potere più influenti nel lametino in questo periodo storico: l’Abbazia benedettina di S. Maria di S. Eufemia e il Castello di Nicastro.

(https://cultura.gov.it/luogo/museo-archeologico-lametino)

 

  1. Museo di Palazzo Nieddu del Rio a Locri (Reggio Calabria)

Indirizzo

Corso Vittorio Emanuela Locri (RC)

Orari di apertura

Lunedì, mercoledì e giovedì 08.30 -13.30

Martedì e venerdì 08.30 -13.30 / 14.00 – 17.00

Presentazione

Il Museo del Territorio di Palazzo Nieddu, inaugurato nel 2018, fa parte del circuito dei luoghi della cultura afferenti al Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri ed è ospitato all’interno di un palazzo nobiliare, di proprietà comunale, costruito nella seconda metà del XIX secolo e oggi divenuto centro culturale cittadino.

La collezione del Museo del Territorio integra il percorso storico-archeologico della colonia di Locri Epizefiri e della  sua chora, documentando le testimonianze delle popolazioni indigene che abitavano la zona prima dell’arrivo dei coloni greci, dall’età preistorica fino a quella protostorica.

La sede espositiva si snoda attraverso due livelli:

– al piano terra si possono ammirare i corredi funerari rinvenuti in alcune delle necropoli più importanti della Locride;

– al primo piano sono allestite invece due sezioni: la prima dedicata al collezionismo privato, la seconda espone invece i risultati delle più recenti scoperte effettuate in occasione della realizzazione della nuova SS 106 tra la fiumara del Torbido e quella del Condoianni partendo dal II millennio a.C. fino al II secolo a.C.

(https://cultura.gov.it/luogo/museo-di-palazzo-nieddu-del-rio)

 

Nei prossimi approfondimenti andremo ad elencare altri Musei statali e monumenti in Calabria, Regione ricca di storia e di luoghi di cultura da conoscere e visitare.

 

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Angelo Tabaro

Focus cultura è la nuova sezione di Pikasus ArteNews che invita alla riflessione sul valore dell’arte, in tutte le forme espressive del pensiero e della creatività umana. Focus indaga il ruolo e il contributo fondamentale dell’arte per uno sviluppo equilibrato, sostenibile e “umano” della società. Le materie saranno le più varie, dalla presentazione di riviste specializzate anche di nicchia, alla recensione di libri, ad ogni altra iniziativa che nasca da donne e uomini creativi ispirati e capaci di formulare ipotesi coraggiose per il bene comune

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