Musei Statali, monumenti e siti archeologici in Italia – CALABRIA Parte 1

Musei statali e monumenti in Calabria: viaggio tra storia e cultura – Parte 1

Musei statali e monumenti in Calabria. Un viaggio tra storia, arte e archeologia tra Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Crotone

 

Musei statali e monumenti in Calabria. Un viaggio tra storia, arte e archeologia tra Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Crotone

 

Nel complesso i Musei, quelli  statali, monumenti e siti archeologici, di competenza del Ministero della Cultura sono in Italia circa 500.

Limitando lo sguardo ai soli MUSEI STATALI  e MONUMENTI NAZIONALI (Abbazie, chiese , castelli ecc.), si continua l’elencazione con quelli della terza regione in ordine alfabetico, mentre i parchi e i siti archeologici vengono solo citati alla fine.

Musei statali e monumenti in CALABRIA: iniziamo a conoscerli

  1. Museo archeologico nazionale “Vincenzo Laviola” di Amendolara (Cosenza)

Indirizzo

piazza Giovanni XXIII – 87071 Amendolara (CS)

Orari di apertura

Martedì > domenica 09.00 – 13.00

Presentazione

Il Museo è dedicato a Vincenzo Laviola, medico di Amendolara, studioso e appassionato di antichità, impegnato anche nella salvaguardia e nella custodia del patrimonio storico e archeologico della sua terra.

La collezione Laviola si compone principalmente di reperti metallici e di frammenti ceramici del periodo protostorico (XII-VIII sec. a.C.), già conservati nel piccolo Museo Civico, istituito negli anni sessanta del secolo scorso.

Arricchiscono il nucleo centrale della collezione i reperti provenienti dagli scavi eseguiti fra la fine degli anni sessanta e gli anni settanta dalla Soprintendenza della Calabria che hanno portato alla luce le aree sepolcrali site in località di Paladino e Mangosa e il relativo abitato arcaico di S. Nicola.

Il percorso museale si snoda attraverso le varie fasi di frequentazione di un sito fra i più importanti e significativi dell’Alto Ionio, in cui alla civiltà indigena dell’età del Bronzo, prima, e dell’età del Ferro poi, è succeduta, amalgamandosi, la civiltà del popolo greco. La colonizzazione non comportò una frattura lacerante, come è invece evidente in altri siti dell’area, completamente scomparsi con l’avvento dei Greci.

(https://cultura.gov.it/luogo/museo-archeologico-nazionale-di-amendolara )

 

  1. Museo e Parco archeologico nazionale di Scolacium a Borgia (Catanzaro)

Indirizzo

via Scylletion,1  – 88021 Borgia (CZ)

Orari di apertura

Martedì >domenica 09.00 – 18.00

(La biglietteria chiude 60 minuti prima)

Presentazione

Il Museo è all’interno del Parco che racconta la storia di Skylletion, città della Magna Grecia, che divenne una prospera colonia romana, Scolacium.

Nel Museo sono esposti i risultati delle campagne di scavo con un allestimento che ripercorre la storia della città attraverso reperti che documentano la vita antica sotto ogni aspetto. Il museo conserva un importante ciclo statuario e di ritrattistica romana.

Si segnala, infine, uno straordinario manufatto: l’avambraccio colossale in bronzo.

La visita si conclude con un interessante percorso di archeologia industriale: ancora intatto: il Frantoio, costruito nel 1934 dalla famiglia Mazza.

( https://cultura.gov.it/luogo/museo-e-parco-archeologico-nazionale-di-scolacium )

 

  1. Museo e Parco archeologico “Archeoderi” a Bova Marina (Reggio Calabria)

Indirizzo

Località San Pasquale Bova Marina (RC)

Orari di apertura

Martedì, mercoledì, venerdì e domenica 08.30 -. 14.00

Giovedì e sabato 08.30 – 19.30

Presentazione

Il Museo è all’interno del Parco che sorge intorno ai resti riconducibili a una sinagoga portata in luce negli anni Ottanta del secolo scorso.

In uso tra IV e VI secolo d.C., costituisce l’unica testimonianza architettonica della presenza ebraica in Calabria per questa età.

Sito tra i più importanti del Mediterraneo, la sinagoga è la più antica in Occidente dopo quella di Ostia Antica e il suo ritrovamento ha aperto nuovi scenari  sulla storia delle comunità ebraiche nella Calabria meridionale.

Tra i manufatti esposti nel museo è visibile il mosaico pavimentale policromo dell’Aula della Preghiera risalente al IV secolo d.C., il tesoretto monetale di 3079 monete in bronzo conservate e abbandonate all’interno di una brocchetta del IV-V secolo d.C. e il miliario stradale rinvenuto in località Amigdalà non lontano dall’odierna SS 106, del 364-67 d.C.

Il miliario dalla doppia iscrizione – l’una ricorda l’imperatore Massenzio, l’altra gli imperatori Valentiniano e Valente – conferma l’esistenza di una viabilità costiera di collegamento.

(https://musei.calabria.beniculturali.it/musei?mid=1366&nome=museo-e-parco-archeologico-archeoderi )

 

  1. Museo nazionale archeologico della Sibaritide a Cassano Ionio (Cosenza)

Indirizzo

località Casa Bianca – 87011 Cassano all’Ionio (CS)

Orari di apertura

Martedì > domenica 09.00 – 19.30

La biglietteria chiude 30 minuti prima

Presentazione

Il Museo accoglie ed espone i documenti archeologici della Sibaritide, il territorio che dall’antichità gravitava attorno alla città di Sibari.

Dalla protostoria alla civiltà romana, fino alla tarda antichità e al Medioevo la ricerca ha restituito importanti testimonianze di questa area.

Emblema della città di Sibari è il toro; figura scelta nella monetazione antica il toro stante, con la testa volta all’indietro, identifica ancora oggi il Museo.

Il ” toro cozzante” è senza dubbio il reperto più suggestivo.

L’edificio che ospita il museo offre circa 4.000 mq di spazio distribuito su due livelli e si compone di un nucleo centrale che ha la funzione di organizzare gli ambienti e i percorsi del museo, di quattro unità espositive e di un corpo servizi.

Sono stati previsti, oltre agli spazi espositivi, gli ambienti destinati alle molteplici attività amministrative e scientifiche proprie di un organismo museale: magazzini per il materiale proveniente dagli scavi, studi, laboratori di restauro, di disegno e fotografici, depositi di riserva dei reperti non esposti, uffici, locali di controllo.

( https://cultura.gov.it/luogo/museo-archeologico-nazionale-della-sibaritide )

 

  1. Museo  del Risorgimento a Catanzaro

Indirizzo

Via Pascali 88100 Catanzaro

Orari di apertura

Lunedì > venerdì 08.30 – 16.30

Presentazione

Museo è allestito nella Caserma Florestano Pepe e documenta le vicende del Risorgimento italiano, delle Guerre d’Africa e di Spagna, attraverso l’esposizione di uniformi, fotografie, cimeli, armi, documenti di vario genere.

Una curiosità è la stampa del Generale borbonico Vito, governatore delle Calabrie, che nel 1815 presiedette all’esecuzione di Gioacchino Murat a Pizzo Calabro.

(https://cultura.gov.it/luogo/museo-del-risorgimento )

 

  1. Galleria nazionale di Cosenza

Indirizzo

via Gian Vincenzo Gravina

Orari di apertura

Martedì > domenica 08.30 – 18.45

Presentazione

La Galleria ha sede in Palazzo Arnone, maestoso edificio sorto nel Cinquecento nel centro storico della città.

Nei suoi spazi espositivi si snoda un percorso che mostra momenti significativi dell’arte dal XVI al XIX secolo con opere di pittori nati in Calabria, come Pietro Negroni, Marco Cardisco, Francesco Cozza e di artisti napoletani che hanno influenzato la pittura locale.

Di grande interesse è il nucleo costituito dalle opere di due protagonisti del Seicento: il calabrese Mattia Preti e il napoletano Luca Giordano.

La sezione di opere grafiche di Umberto Boccioni documenta l’attività dell’artista dal 1906 al 1915, dagli anni della formazione fino alla piena affermazione futurista.

Di particolare interesse gli studi di Boccioni  che rivelano la genesi de “La risata”, esposta nel Museum of Modern Art di New York.

Grazie a donazioni e acquisti, la raccolta del museo include opere di Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico, Emilio Greco, Antonietta Raphaël, Pietro Consagra, Mimmo Rotella, Bizhan Bassiri.

Il museo espone, in comodato d’uso, la collezione Intesa Sanpaolo, che dalla piccola tavola raffigurante “Cristo al Calvario e il Cireneo”, attribuita a Lazzaro Bastiani al pastello “Gisella” di Umberto Boccioni ripercorre le maggiori correnti artistiche dal Quattrocento al Novecento.

Le espressioni artistiche contemporanee del territorio sono documentate dalle opere di Cesare Berlingeri, Giulio Telarico, Alfredo Pirri.

( https://musei.calabria.beniculturali.it/musei?mid=80&nome=galleria-nazionale-di-cosenza )

 

  1. Museo Archeologico nazionale di Crotone a Crotone

Indirizzo

Via Risorgimento, 14 Crotone

Orari di apertura

Martedì > domenica 09.00 – 20.00

Presentazione

Aperto al pubblico nel maggio del 1968, il Museo archeologico nazionale di Crotone nasce in seguito all’acquisizione da parte dello Stato delle collezioni appartenenti al locale Museo Civico, il cui nucleo originario era costituito da raccolte formate nel corso del XIX secolo grazie all’opera meritoria di alcuni latifondisti locali, e dei tanti rinvenimenti di reperti archeologici che venivano alla luce nei loro terreni durante le quotidiane pratiche agricole.

Fra tali raccolte spiccavano quelle dei marchesi Armando Lucifero e Filippo Eugenio Albani, i quali, assieme al barone Nicola Sculco, in occasione della venuta a Crotone tra il 1909 e il 1910 dell’archeologo Paolo Orsi, primo Soprintendente della Calabria, si fecero promotori della formazione di un museo locale.

I ritrovamenti fortuiti, e soprattutto quelli derivanti dall’intervento condotto da Orsi tra marzo e maggio del 1910 sul promontorio di Capo Colonna, evidenziavano difatti sempre più la necessità di una sede museale che impedisse la dispersione di questo ingente patrimonio archeologico, che, nel corso degli anni, era stato ammassato in una vecchia scuderia, inadatta alla funzione di tutela, raramente accessibile e solo da parte di studiosi.

Il Museo propone un percorso espositivo articolato in due sezioni, all’interno di ampie sale open-space disposte su due piani.

Al piano terreno il visitatore è guidato, secondo un criterio cronologico, a scoprire le principali tappe storiche dell’antica città greca di Kroton, a partire dai rapporti con le comunità indigene preesistenti al momento della fondazione (fine dell’VIII secolo a.C.) attraverso la storia dei suoi atleti, medici e filosofi, fino alla tarda antichità.

Vi è poi un approfondimento sull’archeologia urbana e una sezione dedicata ai corredi funerari dalla necropoli in località Carrara.

Il secondo piano offre, invece, una panoramica sugli insediamenti del territorio (Krimisa, Petelia, Makalla), che ricadono in aree geografiche ricche di tradizioni mitiche e legate a culti fondamentali per la polis greca (Sirene, Filottete, Apollo Alaios).

Sono poi illustrati i principali santuari della città: particolare riguardo gode il santuario della dea Hera Lacinia presso Capo Colonna con il suo tesoro, fra cui spiccano per bellezza il diadema aureo e l’affascinante quanto misteriosa barchetta nuragica, realizzata in bronzo.

(https://musei.calabria.beniculturali.it/musei?mid=82&nome=museo-archeologico-nazionale-di-crotone)

Nelle prossime settimane continueremo il nostro approfondimento sui monumenti in Calabria, i musei statali, i parchi e i siti archeologici della Regione.

Arte e archeologia che rendono unica la nostra bella penisola. Leggete tutti i nostri approfondimenti regionali nella sezione “Focus cultura”.

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Angelo Tabaro

Focus cultura è la nuova sezione di Pikasus ArteNews che invita alla riflessione sul valore dell’arte, in tutte le forme espressive del pensiero e della creatività umana. Focus indaga il ruolo e il contributo fondamentale dell’arte per uno sviluppo equilibrato, sostenibile e “umano” della società. Le materie saranno le più varie, dalla presentazione di riviste specializzate anche di nicchia, alla recensione di libri, ad ogni altra iniziativa che nasca da donne e uomini creativi ispirati e capaci di formulare ipotesi coraggiose per il bene comune

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