FOCUS CULTURA

"Occorrono uomini creativi" (Gianni Rodari)

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Angelo Tabaro

18 aprile – GIORNATA INTERNAZIONALE DEI MONUMENTI E DEI SITI “Passati complessi: futuri diversi”

Nel 2021, per la prima volta in quarant’anni, la Giornata internazionale dei monumenti e dei siti, si è svolta ‘a porte chiuse’

18 aprile – GIORNATA INTERNAZIONALE DEI MONUMENTI E DEI SITI “Passati complessi: futuri diversi”

 

Nel 1982 l‘International Council on Monuments and Sites (ICOMOS), organizzazione internazionale non governativa dedicata alla conservazione dei monumenti e dei siti del mondo, ha istituito il 18 aprile come Giornata internazionale dei monumenti e dei siti,

ICOMOS è una delle tre organizzazioni non governative internazionali ufficialmente riconosciuta dall’UNESCO, con ruolo dii consigliere nelle deliberazioni che riguardano il patrimonio culturale e la sua conservazione.

L’UNESCO è l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, più conosciuta a livello popolare perché soggetto che riconosce le eccellenze dei beni culturali nel mondo inserendole nell’elenco del Beni patrimonio dell’Umanità.

Su stimolazione di ICOMOS la Giornata internazionale dei monumenti e dei siti è stata ufficialmente adottata da parte dell’UNESCO durante la 22a Conferenza generale del 1983, diventando ufficialmente una delle giornate mondiali riconosciute dalle Nazioni Unite.

Da allora, ICOMOS propone ogni anno un tema per le attività che devono essere organizzate e invita i propri i Comitati Scientifici nazionali e internazionali, singoli membri, partner e chiunque voglia partecipare, a diffondere i principi della conoscenza e della promozione del patrimonio culturale materiale e immateriale.

Nel 2021, per la prima volta in quarant’anni, la Giornata internazionale dei monumenti e dei siti, si è svolta ‘a porte chiuse’ e con temi del tutto nuovi da affrontare.

Il 2021 è continuato purtroppo a far sentire le limitazioni provate nel 2020 impedendo in Italia la fruizione della cultura, dai musei ai siti archeologici e dalle gallerie ai teatri.

In conseguenza di ciò, la celebrazione di questa giornata, nel particolare momento storico che stiamo attraversando, ha ricordato ancor meglio di quanto sia importante, per l’intera umanità, tutto il patrimonio artistico e paesaggistico presente ovunque nel mondo.

Riconoscendo le sfide globali per una maggiore inclusione e riconoscimento della diversità, la Giornata internazionale dei monumenti e dei siti 2021 ha invitato quindi i partecipanti a riflettere, reinterpretare e riesaminare le narrazioni esistenti.

ICOMOS ha incoraggiato a riunirsi per condividere le proprie esperienze nel pieno rispetto e in conformità con le istruzioni delle autorità locali e nazionali in modo da garantire la sicurezza dei partecipanti durante la pandemia COVID-19 in corso.

Il tema scelto quest’anno da Icomos internazionale è stato “Passati complessi: futuri diversi”:

La conservazione del patrimonio culturale richiede un esame critico del passato, tanto quanto la sua pratica richiede disposizioni per il futuro.

Negli ultimi anni i dibattiti sull’omissione e la cancellazione di certe narrazioni e il privilegio di storie particolari rispetto ad altre sono giunti al culmine.

Affrontare storie contestate implica quindi conversazioni complesse, evitando punti di vista e interpretazioni distorte del passato.

A differenza del passato però non è stata una giornata scientifica, non si sono fatti convegni, né viste sale affollate, dibattiti e documenti da portare a casa.

È stata invece una giornata semplice, una giornata di conoscenza, di socializzazione del patrimonio culturale: si è discusso tra i soci, con le scuole e con tutte forze interessate ad una docenza attenta e aperta ad una didattica sensibile ai temi del patrimonio culturale dei luoghi come parte essenziale della formazione e della socialità.

È emerso chiaramente che la fruizione del patrimonio culturale deve essere sempre in presenza; altra cosa è l’esperienza diretta e la capacità di guardare da vicino un quadro, un’opera o un monumento, toccare una pietra per capirne la differenza da un marmo, da un granito o da un tufo.

C’è anche una necessità fisica di stare fra i monumenti e stare soprattutto fra la gente, perché un monumento vive quando è con la sua gente

Tra le iniziative messe in campo una in particolare è stata dedicata alla rigenerazione urbana e al recupero dei grandi contenitori culturali abbandonati.

Si è pensato ad agli ospedali psichiatrici che ormai da decenni sono abbandonati.

Altro tema affrontato è stato l’importanza del costruito con le case in terra cruda, di cui l’Italia ha una tradizione poco nota ma che è molto diffusa in Veneto, in Piemonte, parte anche in Lombardia”.

Non sono mancate iniziative dedicate all’arte rupestre e alla valorizzazione dei siti archeologici dove c’è stato un grande entusiasmo, probabilmente dovuto proprio alla necessità di trovare forme per futuri diversi e per immaginare e trasferire quelle che sono le esperienze, le competenze e anche le idee e le utopie in alcuni casi che suscita il tema proposto.

L’idea di futuro ha aleggiato su ogni incontro, con la consapevolezza che non sarà un futuro facile.

Sarà un futuro diverso, un futuro che si basa su paradigmi diversi e che impone una rapida capacità di cambiamento.

E il patrimonio culturale è parte di questo cambiamento.

La gestione dei monumenti e dei siti conoscerà trasformazioni notevoli: un aiuto potrà arrivare dalle tecnologie dell’innovazione che ci vengono oggi offerte dalla ricerca scientifica, dalla digitalizzazione, dalla capacità dei supporti tecnici e tecnologici di cui godiamo.

Ma soprattutto questo futuro deve essere basato su un principio ineludibile, che è quello della sostenibilità e della consapevolezza di dover ridurre i disastri che abbiamo creato in uno sviluppo non equilibrato.

Focus cultura è la nuova sezione di Pikasus ArteNews che invita alla riflessione sul valore dell’arte, in tutte le forme espressive del pensiero e della creatività umana. Focus indaga il ruolo e il contributo fondamentale dell’arte per uno sviluppo equilibrato, sostenibile e “umano” della società. Le materie saranno le più varie, dalla presentazione di riviste specializzate anche di nicchia, alla recensione di libri, ad ogni altra iniziativa che nasca da donne e uomini creativi ispirati e capaci di formulare ipotesi coraggiose per il bene comune

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