Capitale Italiana della Cultura 2026: alla scoperta dei 10 finalisti
Capitale Italiana Cultura 2026: i 10 finalisti, il processo di selezione per il riconoscimento culturale e il contributo finanziario
A fine marzo 2024 si conoscerà la Capitale Italiana della Cultura 2026
Il Ministero della Cultura rende noto che la Giuria per la selezione della città Capitale italiana della Cultura 2026, presieduta da Davide Maria Desario, ha scelto quindi i 10 progetti finalisti dopo aver esaminato le 16 candidature pervenute.
Parteciperanno dunque, alla fase finale della selezione, i seguenti Comuni e Unioni di Comuni, con i relativi dossier:
- Agnone (Isernia): “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”
- Alba (Cuneo): “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”
- Gaeta (Latina): “Blu, il Clima della Cultura”
- L’Aquila: “L’Aquila Città Multiverso”
- Latina: “Latina bonum facere”
- Lucera (Foggia): “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”
- Maratea (Potenza): “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”
- Rimini: “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”
- Treviso: “I Sensi della Cultura”
- Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena): “Valdichiana 2026, seme d’Italia”.
Le finaliste del processo di selezione, convocate nei giorni 4 e 5 marzo 2024 per le audizioni pubbliche hanno quindi illustrato nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno quindi valutarli.
Per ciascun dossier le audizioni sono perciò programmate con una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 invece per una sessione di domande effettuate dalla Giuria.
La proclamazione della Capitale italiana della Cultura è prevista dunque entro il 29 marzo 2024.
La città vincitrice sarà quindi assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro.
Un riconoscimento culturale finalizzato a concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura.
Questo contributo finanziario sostanziale permetterà perciò di tradurre le idee in azioni concrete, dando vita a un programma annuale per esporre quindi la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della vincitrice.