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Angelo Tabaro

Capitale italiana del libro 2024. Le polemiche

Taurianova capitale italiana del libro 2024: controversie e richieste di trasparenza scuotono il premio

Capitale italiana del libro 2024 genera polemiche: Taurianova scelta tra contestazioni e richieste di chiarimento dalle città finaliste

 

Capitale italiana del libro 2024 genera polemiche: Taurianova scelta tra contestazioni e richieste di chiarimento dalle città finaliste

 

 

Capitale italiana del libro 2024

La legge 13 febbraio 2020, n. 15, prevede l’assegnazione annuale a una città italiana, da parte del Consiglio dei ministri, del titolo di “Capitale italiana del libro”, con un sostegno iniziale di 500.000,00 euri.

Da allora sono state proclamate, Capitale Italiana del Libro:

nel 2020 – CHIARI: piccolo comune in provincia di Brescia di neppure 20.000 abitanti.

Scelto dalla giuria per essere stato uno dei paesi più colpiti dalla epidemia da Covid-19. Realtà che nei mesi più duri del lockdown aveva individuato nella lettura uno degli strumenti per sostenere la comunità;

nel 2021 – VIBO VALENTIA, capoluogo di provincia calabrese di 31,000 abitanti circa.

Città scelta per un progetto ispirato fortemente a “L’idea di base è di far entrare prepotentemente il libro nella vita delle persone”;

nel 2022 – IVREA, comune inserito nella città metropolitana di Torino di circa 22.000 abitanti.

Città famosa grazie ad Olivetti, che qui pose la sede della sua impresa con interventi innovativi in termini architettonici e sociali.

La giuria ha preferito Ivrea agli altri finalisti per un progetto che intendeva “ mettere in rete le molteplici energie del territorio, di aprirsi alla dimensione internazionale, di proporsi come luogo dove si immagina il futuro”;

nel 2023 – GENOVA scelta dalla giuria con una lunga motivazione.

Decisione che, in sintesi, ha tenuto presenti i programmi di valorizzazione e integrazione tanto dell’articolato sistema bibliotecario del territorio comunale quanto, più in generale, delle collezioni e del patrimonio storico, artistico e letterario.

Questo attraverso iniziative che vanno dalle visite virtuali delle strutture bibliotecarie alle mostre temporanee, dalle attività formative del corpo docente al coinvolgimento di giovani e anziani nei programmi di lettura.

Scelta capitale italiana del libro 2024. Contestazione delle città finaliste.

Per l’anno 2024 – TAURIANOVA comune di poco meno di 15mila anime, in provincia di Reggio Calabria.

Progetto premiato perché rappresenta, per una realtà piccola, la strada di una crescita o addirittura una rinascita attraverso la realizzazione di infrastrutture culturali, materiali, immateriali e valoriali, capaci di irradiare i propri effetti virtuosi anche sul territorio circostante.

E’ successo però che la scelta di Taurianova, città governata da un sindaco della lega, era stata anticipata prima della proclamazione ufficiale dal sottosegretario della Lega, Claudio Durigon, ma estraneo alla giuria.

Capitale italiana del libro 2024 polemiche

A seguito di questa anomalia, i sindaci delle quattro città finaliste (Trapani, San Mauro Pascoli, Tito e Grottaferrata) non hanno accettato la scelta come avvenuto nelle passate edizioni.

Hanno quindi chiesto la “sospensione, in autotutela, della procedura di selezione e proclamazione” e al Ministro della Cultura una riunione urgente per avere un chiarimento rispetto alla dinamica di quanto avvenuto con informazioni uscite prima della decisione ufficiale”.

Sulla scelta di Taurianova come capitale italiana del libro 2024 è intervenuto nel frattempo il Presidente della Giuria, Pierfranco Bruni.

Lo stesso ha dichiarato Il verbale è stato chiuso lo scorso 6 febbraio. Taurianova è stata votata all’unanimità”.

Taurianova è comunque già in festa e in attesa di intascare il premio di 500.000,00 euri.

 

Focus cultura è la nuova sezione di Pikasus ArteNews che invita alla riflessione sul valore dell’arte, in tutte le forme espressive del pensiero e della creatività umana. Focus indaga il ruolo e il contributo fondamentale dell’arte per uno sviluppo equilibrato, sostenibile e “umano” della società. Le materie saranno le più varie, dalla presentazione di riviste specializzate anche di nicchia, alla recensione di libri, ad ogni altra iniziativa che nasca da donne e uomini creativi ispirati e capaci di formulare ipotesi coraggiose per il bene comune

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