Stop alla violenza

Basta guardare la televisione o leggere un giornale per rendersi conto di quanta violenza ci sia nel mondo e da quanti problemi siamo quotidianamente afflitti. Eppure, nonostante l’alto livello di civilizzazione, forse proprio a causa di questo, ci sentiamo insicuri e minacciati, dal mondo che ci circonda e dalle persone stesse che ci sono attorno. Le nostre aspettative di sicurezza sono aumentate,  di pari passo con il desiderio di condurre una vita lunga, piacevole e tranquilla.  La violenza prospera su un terreno di eccessiva tolleranza per cui il criminale gode di eccessive giustificazioni, si cerca sempre un alibi alle azioni più riprovevoli, come se il fatto di essere “cattivo” fosse riconducibile a traumi infantili, all’esclusione sociale, alla famiglia,alla società. E’ quindi giusto essere violento, perchè si è subita violenza? Il concetto di “responsabilità” deve tornare nel suo significato più ampio, e deve essere un dovere di entrambi: sia di chi compie l’abuso, sia di chi assiste all’atto. La società, chi è preposto all’ordine pubblico, non può tollerare i comportamenti violenti, anche quelli di minore entità.  Combattere la violenza non significa renderla più esplosiva e pericolosa, anche se certamente la repressione non basta. Difendersi dai delinquenti non è l’unico mezzo per risanare la società, ma cercando di evitare che tante cose capitino, magari intervenendo prima dove è necessario. Quindi conviene agire a monte, quando la persona è piccola, già dalle scuole elementari bisogna insegnare cosa sia il rispetto, e che la vita è un valore, e nessuno ha il diritto di dire il contrario. L’educazione, questo termine ormai caduto in disuso, deve essere l’arma contro tutti i comportamenti violenti, dal più banale e “irrisorio”, a quello “senza ritorno”.

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Napoli-Milan 1-2: rossoneri secondi

Il Milan vince a Napoli e agguanta il secondo posto solitario dietro la Lazio. Partita sofferta quella dei rossoneri che prima segnano con Robinho, poi pur godendo di una supremazia numerica in campo per più di un tempo (Pazienza, ammonito due volte da Rizzoli per fallo di mano viene espulso al 46′) non riescono mai ad essere realmente superiori al Napoli. Ibrahimovic segna su cross di Oddo al 27′ della ripresa ma Lavezzi al 33′ riapre la partita e seppur in inferiorità numerica gli uomini di Mazzarri si comportano da leoni cercando il gol fino all’ultimo minuto di recupero. Per il Milan un grande Robinho e la conferma, seppur non servisse, di Ibra; nel Napoli un cuore grande, grande e i complimenti a fine partita anche dei tifosi rossoneri. .
MARCATORI: Robinho (M) al 22′ p.t.; Ibrahimovic (M) al 27′, Lavezzi (N) al 33′ s.t.
NAPOLI (3-4-2-1):
De Sanctis; Grava, Aronica, Campagnaro; Maggio (dal 22′ st Yebda), Pazienza, Gargano (dal 39′ st Dumitru), Dossena; Hamsik (dal 23′ st Sosa), Lavezzi; Cavani. (Iezzo, Cribari, Vitale, Blasi). All.: Mazzarri.
MILAN (4-3-3):
Abbiati; Bonera, Nesta, Papastathopoulos, Antonini (dal 12′ pt Oddo); Gattuso 6,5 (dal 41′ st Flamini), Pirlo, Boateng; Pato, Ibrahimovic (dal 30′ st Seedorf), Robinho. (Amelia, Yepes, Montelongo, Inzaghi). All.: Allegri.

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Napoli-Milan 1-2: rossoneri secondi

Il Milan vince a Napoli e agguanta il secondo posto solitario dietro la Lazio. Partita sofferta quella dei rossoneri che prima segnano con Robinho, poi pur godendo di una supremazia numerica in campo per più di un tempo (Pazienza, ammonito due volte da Rizzoli per fallo di mano viene espulso al 46′) non riescono mai ad essere realmente superiori al Napoli. Ibrahimovic segna su cross di Oddo al 27′ della ripresa ma Lavezzi al 33′ riapre la partita e seppur in inferiorità numerica gli uomini di Mazzarri si comportano da leoni cercando il gol fino all’ultimo minuto di recupero. Per il Milan un grande Robinho e la conferma, seppur non servisse, di Ibra; nel Napoli un cuore grande, grande e i complimenti a fine partita anche dei tifosi rossoneri. .
MARCATORI: Robinho (M) al 22′ p.t.; Ibrahimovic (M) al 27′, Lavezzi (N) al 33′ s.t.
NAPOLI (3-4-2-1):
De Sanctis; Grava, Aronica, Campagnaro; Maggio (dal 22′ st Yebda), Pazienza, Gargano (dal 39′ st Dumitru), Dossena; Hamsik (dal 23′ st Sosa), Lavezzi; Cavani. (Iezzo, Cribari, Vitale, Blasi). All.: Mazzarri.
MILAN (4-3-3):
Abbiati; Bonera, Nesta, Papastathopoulos, Antonini (dal 12′ pt Oddo); Gattuso 6,5 (dal 41′ st Flamini), Pirlo, Boateng; Pato, Ibrahimovic (dal 30′ st Seedorf), Robinho. (Amelia, Yepes, Montelongo, Inzaghi). All.: Allegri.

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Mass-media: virtuale e reale sono una cosa unica.

La società moderna sta vivendo un cambiamento: il linguaggio, le forme di comunicazione, i rapporti interpersonali, le mentalità, i gusti, gli usi, i costumi tutto si sta trasformando.  
L’era della digitalizzazione rende questa metamorfosi fondamentalmente più spettacolosa ed esasperata, perché la simulazione delle immagini, che ci assalgono e c’invadono, tende ad appannare sempre di più la distinzione tra il virtuale, ciò che appare e non è, ed il reale, ciò che non appare ma è. 
Nella società digitalizzata il mondo reale tende a produrre delle semplici immagini e queste, a loro volta, tendono a diventare degli esseri reali. In questa maniera: la realtà sorge nello e dallo spettacolo e lo spettacolo è reale. Questa alienazione reciproca è l’essenza e il sostegno della società esistente.
Nella società digitalizzata la realtà è divisa tra immagine e finzione. A differenza del passato, non conta più avere, ma solo apparire e farlo in ciò che si crede di essere. L’apparire, per sua natura, finisce col far prevalere l’immagine sulla cosa, la copia sull’originale, la rappresentazione sulla realtà, l’apparenza sull’essere.
E in questo curioso panorama si assiste a fenomeni abbastanza “tristi”.

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Mass-media: virtuale e reale sono una cosa unica.

La società moderna sta vivendo un cambiamento: il linguaggio, le forme di comunicazione, i rapporti interpersonali, le mentalità, i gusti, gli usi, i costumi tutto si sta trasformando.  
L’era della digitalizzazione rende questa metamorfosi fondamentalmente più spettacolosa ed esasperata, perché la simulazione delle immagini, che ci assalgono e c’invadono, tende ad appannare sempre di più la distinzione tra il virtuale, ciò che appare e non è, ed il reale, ciò che non appare ma è. 
Nella società digitalizzata il mondo reale tende a produrre delle semplici immagini e queste, a loro volta, tendono a diventare degli esseri reali. In questa maniera: la realtà sorge nello e dallo spettacolo e lo spettacolo è reale. Questa alienazione reciproca è l’essenza e il sostegno della società esistente.
Nella società digitalizzata la realtà è divisa tra immagine e finzione. A differenza del passato, non conta più avere, ma solo apparire e farlo in ciò che si crede di essere. L’apparire, per sua natura, finisce col far prevalere l’immagine sulla cosa, la copia sull’originale, la rappresentazione sulla realtà, l’apparenza sull’essere.
E in questo curioso panorama si assiste a fenomeni abbastanza “tristi”.

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Le Feste Di Halloween In Giro Per Il Mondo

Amate gli orrori di Halloween, i fantasmi, i demoni ed altre creature che animano la notte? Abbiamo dato un’occhiata a come viene festeggiato Halloween nel mondo, quindi afferrare il vostro kit a base di zucca, indossate il vostro costume e lanciatevi a caccia di qualche “dolcetto o scherzetto”!
Irlanda
L’Isola di smeraldo è riconosciuta per essere il luogo d’origine di Halloween, dove ha avuto inizio il festival di Samhain. Derivato dall’irlandese antico, si traduce approssimativamente con “fine estate” ed è una festa del raccolto che ha radici nell’antica cultura celtica. Oggi Halloween è ancora ampiamente celebrato con feste in strada, falò e fuochi d’artificio in tutto il paese. La capitale irlandese ospita ogni anno l’Halloween Festival Parade, dove ogni sorta di creatura spettrale si impossessa di tutte le strade ed i vicoli della città, un motivo in più per saltare a bordo dei voli per Dublino e godersi questo dolce terrore!
Regno Unito
Halloween è molto celebrata nel Regno Unito, specialmente per i bambini, ma c’è da divertirsi anche per gli adulti. Uno degli eventi più interessanti è il London Ghost Festival che invita tutti ad esplorare i luoghi più soprannaturali di Londra inclusi misteriosi reparti di ospedali, chiese e naturalmente cimiteri! Un altro evento per i più coraggiosi è il Ghost Bus Tour a bordo di un bizzarro mezzo a due piani per visitare gli angoli più spaventosi della City. Verso Londra sono frequenti i voli low cost, un buon mezzo per andare a caccia di fantasmi.

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Le Feste Di Halloween In Giro Per Il Mondo

Amate gli orrori di Halloween, i fantasmi, i demoni ed altre creature che animano la notte? Abbiamo dato un’occhiata a come viene festeggiato Halloween nel mondo, quindi afferrare il vostro kit a base di zucca, indossate il vostro costume e lanciatevi a caccia di qualche “dolcetto o scherzetto”!
Irlanda
L’Isola di smeraldo è riconosciuta per essere il luogo d’origine di Halloween, dove ha avuto inizio il festival di Samhain. Derivato dall’irlandese antico, si traduce approssimativamente con “fine estate” ed è una festa del raccolto che ha radici nell’antica cultura celtica. Oggi Halloween è ancora ampiamente celebrato con feste in strada, falò e fuochi d’artificio in tutto il paese. La capitale irlandese ospita ogni anno l’Halloween Festival Parade, dove ogni sorta di creatura spettrale si impossessa di tutte le strade ed i vicoli della città, un motivo in più per saltare a bordo dei voli per Dublino e godersi questo dolce terrore!
Regno Unito
Halloween è molto celebrata nel Regno Unito, specialmente per i bambini, ma c’è da divertirsi anche per gli adulti. Uno degli eventi più interessanti è il London Ghost Festival che invita tutti ad esplorare i luoghi più soprannaturali di Londra inclusi misteriosi reparti di ospedali, chiese e naturalmente cimiteri! Un altro evento per i più coraggiosi è il Ghost Bus Tour a bordo di un bizzarro mezzo a due piani per visitare gli angoli più spaventosi della City. Verso Londra sono frequenti i voli low cost, un buon mezzo per andare a caccia di fantasmi.

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A Napoli è caccia all’inglese

Avremmo voluto parlare di sport, Napoli è una città stupenda e il Liverpool una squadra pluridecorata; tuttavia eccoci qui, come purtroppo spesso accade, a parlare di guerra. E’ caccia l Tifoso a Napoli. La scorsa notte, nel centro della città partenopea due sostenitori del Liverpool sono stati presi di mira da ultrà del Napoli, il primo è stato accoltellato e il secondo brutalmente picchiato. Altri scontri si sono verificati in via Mezzo Cannone dove alcuni inglesi stavano cenando: ultrà napoletani li hanno aggrediti ed è stato ferito anche  il proprietario del locale, Carmine Tranchese che era uscito per calmare gli animi di alcuni napoletani che si divertivano a lanciare pietre contro i turisti intenti a cenare. L’uomo è stato aggredito e picchiato. Il sindaco di Napoli ai microfoni di Radio Kiss Kiss si è scusato: “Provo un dolore enorme nell’apprendere che alcuni tifosi inglesi sono stati aggrediti nella notte.”  – ha detto la  Iervolino – “È una brutta pagina per Napoli e mi dispiace che, per colpa di soli 15 scalmanati, sui giornali e telegiornali finirá ancora una volta tutta la città”. “

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A Napoli è caccia all’inglese

Avremmo voluto parlare di sport, Napoli è una città stupenda e il Liverpool una squadra pluridecorata; tuttavia eccoci qui, come purtroppo spesso accade, a parlare di guerra. E’ caccia l Tifoso a Napoli. La scorsa notte, nel centro della città partenopea due sostenitori del Liverpool sono stati presi di mira da ultrà del Napoli, il primo è stato accoltellato e il secondo brutalmente picchiato. Altri scontri si sono verificati in via Mezzo Cannone dove alcuni inglesi stavano cenando: ultrà napoletani li hanno aggrediti ed è stato ferito anche  il proprietario del locale, Carmine Tranchese che era uscito per calmare gli animi di alcuni napoletani che si divertivano a lanciare pietre contro i turisti intenti a cenare. L’uomo è stato aggredito e picchiato. Il sindaco di Napoli ai microfoni di Radio Kiss Kiss si è scusato: “Provo un dolore enorme nell’apprendere che alcuni tifosi inglesi sono stati aggrediti nella notte.”  – ha detto la  Iervolino – “È una brutta pagina per Napoli e mi dispiace che, per colpa di soli 15 scalmanati, sui giornali e telegiornali finirá ancora una volta tutta la città”. “

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Replica della Chiesa di Scientology

Pubblichiamo integralmente la replica da parte della Chiesa di Scientology all’articolo “Lo slogan di Scientology è “Pensa con la tua testa”.

<<Egregio Signor Tabaro, scrivo in merito all’articolo pubblicato sul sito “Pikasus.com”, a firma della sig.ra Francesca Cappellari, intitolato “Lo slogan di Scientology è ‘Pensa con la tua testa’ “. Pur riservandoci il diritto di tutelare nelle opportune sedi l’onore ed il decoro delle migliaia di cittadini italiani di ogni età, ceto sociale e professione, che hanno abbracciato il credo di Scientology e che non si sentono rappresentati da un simile articolo, chiedo che questa replica sia pubblicata integralmente, riservandole lo stesso spazio che è stato dato all’articolo sopra menzionato. Per prima cosa voglio chiarire che non corrisponde al vero l’affermazione secondo la quale L. Ron Hubbard sarebbe stato recluso. Può darsi che la sig.ra Cappellari l’abbia ripresa a sua volta da qualche sito internet, ciò non di meno rimane completamente falsa. La frase “Il solo modo per diventare subito ricchi è fondare una religione” non è mai stata detta e neppure scritta da Ron Hubbard. Come appurato il 22 ottobre 1982 dal tribunale di Monaco di Baviera, che condannò colui che attribuiva quella frase a Ron Hubbard, una simile affermazione fu invece scritta da Eric Blair, in arte George Orwell, l’autore del famoso “1984”. Dire che L. Ron Hubbard era solo un autore di fantascienza (e lo è stato con notevole successo considerato che alcuni suoi romanzi, come il famoso Ritorno al Domani, pubblicato anche da Mondadori nella collana Urania, sono ritenuti dei veri classici del genere) è riduttivo. La verità è che è difficile incasellare in una singola categoria un personaggio eclettico come L. Ron Hubbard. Prima di scrivere di fantascienza, scrisse con successo in ogni altro genere di narrativa. Ma la sua prima occupazione fu la ricerca che svolse nel campo dello spirito, della mente e della vita, ricerca che gli ha fatto produrre 18 libri e tenere, tra il 1950 ed il 1966, più di tremila conferenze, tutte registrate. Quei libri e quelle conferenze formano le scritture di Scientology.

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Replica della Chiesa di Scientology

Pubblichiamo integralmente la replica da parte della Chiesa di Scientology all’articolo “Lo slogan di Scientology è “Pensa con la tua testa”.

<<Egregio Signor Tabaro, scrivo in merito all’articolo pubblicato sul sito “Pikasus.com”, a firma della sig.ra Francesca Cappellari, intitolato “Lo slogan di Scientology è ‘Pensa con la tua testa’ “. Pur riservandoci il diritto di tutelare nelle opportune sedi l’onore ed il decoro delle migliaia di cittadini italiani di ogni età, ceto sociale e professione, che hanno abbracciato il credo di Scientology e che non si sentono rappresentati da un simile articolo, chiedo che questa replica sia pubblicata integralmente, riservandole lo stesso spazio che è stato dato all’articolo sopra menzionato. Per prima cosa voglio chiarire che non corrisponde al vero l’affermazione secondo la quale L. Ron Hubbard sarebbe stato recluso. Può darsi che la sig.ra Cappellari l’abbia ripresa a sua volta da qualche sito internet, ciò non di meno rimane completamente falsa. La frase “Il solo modo per diventare subito ricchi è fondare una religione” non è mai stata detta e neppure scritta da Ron Hubbard. Come appurato il 22 ottobre 1982 dal tribunale di Monaco di Baviera, che condannò colui che attribuiva quella frase a Ron Hubbard, una simile affermazione fu invece scritta da Eric Blair, in arte George Orwell, l’autore del famoso “1984”. Dire che L. Ron Hubbard era solo un autore di fantascienza (e lo è stato con notevole successo considerato che alcuni suoi romanzi, come il famoso Ritorno al Domani, pubblicato anche da Mondadori nella collana Urania, sono ritenuti dei veri classici del genere) è riduttivo. La verità è che è difficile incasellare in una singola categoria un personaggio eclettico come L. Ron Hubbard. Prima di scrivere di fantascienza, scrisse con successo in ogni altro genere di narrativa. Ma la sua prima occupazione fu la ricerca che svolse nel campo dello spirito, della mente e della vita, ricerca che gli ha fatto produrre 18 libri e tenere, tra il 1950 ed il 1966, più di tremila conferenze, tutte registrate. Quei libri e quelle conferenze formano le scritture di Scientology.

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L’ultimo venerdì del mondo

Il 21 dicembre del 2012 la rotazione della nostra Terra sul proprio asse subirà una fermata che durerà 72 ore per poi riprendere a ruotare in senso inverso, con la conseguente inversione dei poli magnetici. Questa fermata sarà probabilmente la causa di eventi climatici e sismici anomali di grande entità e l’umanità subirà molte perdite.
Detta così è  brutale ma, se tutto dovesse andare per il peggio, i fatti dovrebbero proprio essere questi. Molti avranno già sentito parlare dei probabili eventi legati all’anno 2012.
Un anno che vanta il “sottotitolo” della fine di un’era ipotizzata dal popolo Maya. 
Pare che il fenomeno legato al 2012 sia del tutto naturale per la nostra Terra e che, stando ai calcoli del tempo del calendario Maya basato sulla “precessione degli equinozi”, si manifesti con regolarità ogni 12.960 anni; a seconda dell’attendibilità delle fonti questa cifra può risultare diversa, anche se poi tutte le interpretazioni sono concordi riguardo alla data del 2012, inizio dell’era dell’Acquario. E anche se nessuno ne ha mai fatto parola, sembrerebbe noto anche alla scienza ufficiale che sfrutterebbe, tra i numerosi metodi di datazione, proprio l’inversione magnetica terrestre.
La Terra avrebbe iniziato la sua fase di rallentamento già intorno agli anni ’60 del novecento, un rallentamento iniziale di portata sicuramente infinitesimale, ma che comunque nessun terrestre ha avvertito. Questa lenta frenata avrebbe un andamento esponenziale e non lineare, perciò si avrebbe una fase iniziale del rallentamento quasi “nulla” ed una finale molto accentuata.

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