ART CITY Bologna 7 – 8 – 9 maggio 2021

- TEL: 051 6496632 e 051 6496637

Münster. Le sue opere sono state esposte presso importanti istituzioni artistiche, tra le quali il Museum of Contemporary Art di Los Angeles (2004), il Museum für Moderne Kunst di Francoforte (2005), il MoMA PS1 di New York (2007), il Belvedere Museum di Vienna (2012) e il Sanshang Museum of Contemporary Art di Hangzhou, in Cina (2019).

www.artcity.bologna.it

I MAIN PROJECT

Padiglione de l’Esprit Nouveau | Piazza Costituzione 11

Vincenzo Agnetti. NEG: suonare le pause

Mostra personale a cura di Luca Cerizza
Promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
In collaborazione con Archivio Vincenzo Agnetti e Standards
Partner Banca di Bologna
Dedicata a uno degli artisti più importanti dell’arte italiana del secondo Novecento, a un instancabile sperimentatore dell’arte concettuale, la mostra Vincenzo Agnetti. NEG: suonare le pause è costruita intorno alla riscoperta di un’opera a lungo scomparsa e presentata al pubblico per la prima volta in assoluto in questa occasione.
Il NEG, concepito e brevettato da Agnetti (Milano, 1926-1981) e poi costruito in collaborazione con la nota azienda di elettronica Brionvega nel 1970, venne utilizzato per la realizzazione di una sola opera (Vobulazione e Bieloquenza NEG, 1970, in collaborazione con Gianni Colombo), e andò perduto di lì a poco. Solo nel 2019 l’Archivio Vincenzo Agnetti, in collaborazione con l’azienda Recipient.cc di Milano, ha ricostruito il NEG attenendosi fedelmente al brevetto originale e utilizzando componenti d’epoca.
Nelle parole dell’artista il NEG è un “rivelatore di pause”, “un pausometro”, uno strumento per fare della “musica in negativo”. Agnetti ha infatti modificato un giradischi stereofonico per far sì che, in mancanza di suono che lo attraversasse, la macchina producesse un rumore bianco che desse così rilevanza al silenzio, alle pause della musica o del discorso. Operazione concettuale ma fortemente legata a una riflessione critica sulla società e sul consumo, il NEG continuava l’interesse di Agnetti per la macchina come strumento per interrogare i processi di alienazione della nuova civiltà tecnologica dell’epoca, come già avvenuto nella famosa Macchina drogata (1968). Più in generale il NEG è una tappa importante, per quanto poco conosciuta, della riflessione di Agnetti sul concetto di “negativo” che attraversa buona parte della sua pratica, come dimostrato anche dalla partecipazione dell’artista alla nota mostra Vitalità del negativo, a cura di Achille Bonito Oliva (Palazzo delle Esposizioni, Roma, novembre 1970 – gennaio 1971).
Intorno al NEG la mostra si muove in due direzioni. Da una parte presenta una selezione di opere che sono cronologicamente e tematicamente vicine al NEG (Vobulazione…, il Brevetto/NEG, gli Assiomi, il Libro dimenticato a memoria) e ricostruisce la riflessione teorica che Agnetti aveva elaborato intorno a quell’opera, attraverso materiali d’archivio in parte inediti. Dall’altra parte la mostra vuole portare il NEG e l’intuizione di Agnetti nel contesto contemporaneo. A questo scopo,

 

alcuni musicisti di diversa estrazione (avanguardia, elettronica, improvvisazione, rock sperimentale) sono stati invitati a comporre brani appositamente pensati per essere concepiti ed eseguiti insieme al suono-pausa del NEG. La musica di Bellows (Giuseppe Ielasi & Nicola Ratti), Ricciarda Belgiojoso & Walter Prati, Gea Brown, Manuele Giannini & Alessandro Bocci (Starfuckers), Alessandra Novaga, è stata registrata in audio da Attila Faravelli e in video da Matteo Frittelli (Alto Piano) negli spazi di Standards a Milano. Presentate all’interno della mostra bolognese, queste performance danno suono e immagine a una pausa lunga cinquant’anni e finalmente interrotta.

www.artcity.bologna.it

Cimitero Monumentale della Certosa | via della Certosa 18
Annamaria Ajmone & Felicity Mangan
Luglio. Sull’azione salutare del magnetismo animale e della musica
Performance con la partecipazione speciale di Cristina Kristal Rizzo
A cura di Caterina Molteni
Promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Museo civico del Risorgimento
Con la collaborazione di Bologna Servizi Cimiteriali
Luglio. Sull’azione salutare del magnetismo e della musica è una performance pensata dalla danzatrice e coreografa Annamaria Ajmone e l’artista sonora Felicity Mangan.
Concepita per alcune delle aree visitabili del Cimitero Monumentale della Certosa, la performance nasce dallo scambio – sviluppato in un dialogo privato che precede l’incontro di persona delle artiste – di una serie di suggestioni che hanno indagato lo spazio immobile e silenzioso del cimitero, come un luogo vibrante di particolari forme di informazioni.
Tra le figure osservate, i coniugi Anna Bonazinga e Pietro D’Amato, lei sensitiva, sonnambula e guaritrice, lui fondatore della Società Magnetica d’Italia, entrambi celebri cultori del mesmerismo, hanno contribuito ad alimentare un approccio conoscitivo basato sulle possibili relazioni e trasmissioni materiche delle diverse entità, minerali, vegetali e animali, che abitano il cimitero.
Da questo punto di vista, è stato possibile immaginare i reticoli di epigrafi, bassorilievi e pietre da sepoltura come superfici porose da attivare grazie a pratiche informate e alla costruzione di uno spazio sonoro.
Felicity Mangan ha raccolto e composto una serie di suoni di bioritmi e armoniche, spazializzati come echi sonori. Annamaria Ajmone ha delineato una pratica ispirata al linguaggio rituale che viene sviluppata e de strutturata in modo libero, lasciando l’imprevedibile come elemento costituente del lavoro. Il rito è qui assunto per le sue capacità di trasformare uno spazio sconosciuto in luogo abitabile, riprendendo la sua funzione terapeutica che media tra il corpo soggettivo e l’ambiente sociale.
Le artiste hanno inoltre invitato la danzatrice e coreografa Cristina Kristal Rizzo, fondatrice della storica compagnia Kinkaleri, a relazionarsi con l’ambiente da loro concepito, nel tentativo di portare le loro intuizioni altrove, grazie al linguaggio e alla sensibilità corporea di un’altra autorialità. Si

SCHEDA TECNICA
ART CITY Bologna 2021 è promosso da:

Comune di Bologna nell’ambito di Bologna Estate

Con il supporto di:

Destinazione Turistica Bologna Metropolitana
Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Bologna Bologna Welcome

Direzione artistica:

Lorenzo Balbi

Con il coordinamento di:

Istituzione Bologna Musei

Periodo:

7 – 8 – 9 maggio 2021

Sito web:

artcity.bologna.it

Instagram:

@artcitybologna

Facebook:

artcitybologna

Hashtag:

#artcitybologna

Informazioni e prenotazioni telefoniche per le iniziative del main program

Tel. 051 6496632 e 051 6496637 | 3 e 4 maggio 2021 h 16.00 – 20.00; 5, 6, 7, 8 e 9 maggio 2021 h 10.00 – 20.00. Per sabato e domenica prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente.

Ufficio stampa:

Elisa Maria Cerra – Silvia Tonelli
Con la collaborazione di Guendalina Piselli
Tel. +39 051 6496653 / 6496620 ufficiostampaARTCITY Bologna@comune.bologna.it elisamaria.cerra@comune.bologna.it silvia.tonelli@comune.bologna.it

Nomadic Party
Nomadic Party
Posted on
BORIS LURIE – Life with the Dead
BORIS LURIE – Life with the Dead
Posted on
SEUNG-HWAN KIM. ORGANISM
SEUNG-HWAN KIM. ORGANISM
Posted on
L’incanto del vero. Frammenti di quotidiano nella natura morta tra Sei e Settecento
L’incanto del vero. Frammenti di quotidiano nella natura morta tra Sei e Settecento
Posted on
Naufragi – Approdi
Naufragi – Approdi
Posted on
Previous
Next
Nomadic Party
BORIS LURIE – Life with the Dead
SEUNG-HWAN KIM. ORGANISM
L’incanto del vero. Frammenti di quotidiano nella natura morta tra Sei e Settecento
Naufragi – Approdi

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.