Dopo la grande fama della prima metà del Novecento, il ferrarese Arrigo Minerbi e le sue opere sono cadute nell’oblio, da cui la mostra al castello Estense vuol farli uscire
ARRIGO MINERBI: il “vero ideale” tra liberty e classicismo – Mostra Ferrara
FERRARA – Castello Estense Largo Castello, 1
Dal 08/07 al 26/12/2023
Dall’8 luglio 2023, su un’idea di Vittorio Sgarbi, si è inaugurata al Castello Estense di Ferrara la mostra personale di ARRIGO MINERBI dal titolo ARRIGO MINERBI: il “vero ideale” tra liberty e classicismo.
Scultore prediletto da Gabriele d’Annunzio, il ferrarese Arrigo Minerbi (Ferrara 1881 – Padova 1960) ha conosciuto negli anni Venti e Trenta del Novecento una grande notorietà, tanto da essere annoverato dalla critica «tra i maggiori del nostro tempo», «per altezza d’ispirazione, potenza creativa e sapienza tecnica».
Nel dopoguerra la sua fortuna si è eclissata confinando nell’ombra la sua produzione artistica.
Ora la mostra al Castello Estense intende riportare all’attenzione i suoi lavori e ripercorre per la prima volta l’intero arco della produzione di Minerbi ricollocandolo nel contesto artistico italiano di primo Novecento.
L’opera dello scultore ferrarese testimonia un temperamento originale ma perfettamente radicato nel dibattito artistico cha ha accompagnato il passaggio dal modernismo con declinazioni simboliste di inizio secolo al ritorno alla tradizione maturato dopo la Prima guerra mondiale, fino al classicismo monumentale dominante negli anni Trenta.
Questa parabola viene evocata attraverso una ricca selezione di sculture a cui sono accostate opere pittoriche e plastiche di maestri italiani tra simbolismo, realismo magico e classicismo (tra i quali Gaetano Previati, Leonardo Bistolfi, Adolfo Wildt, Galileo Chini, Ercole Drei, Felice Casorati, Ubaldo Oppi, Mario Sironi, Antonio Maraini, Achille Funi).
Grazie ai prestiti concessi da importanti musei e collezioni private, la mostra riunisce in Castello Estense circa 80 opere pittoriche e scultoree di formato anche monumentale.
La presenza di lavori in gesso, marmo, pietra, bronzo e terracotta, e il confronto tra bozzetti, modelli, opere finite e calchi consente al visitatore di accostarsi al modus operandi dell’autore e al trattamento virtuosistico dei materiali capace di farsi interprete della sintesi lineare delle secessioni, o di emulare il nitore formale dei maestri del rinascimento con un originale naturalismo purista.
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