Una mostra che indaga il metodo di lavoro di Leonardo e come si svolgeva l’attività nella sua bottega nel periodo in cui stava dipingendo il Salvator Mundi
Il disegno anatomico di Leonardo al tempo del Salvator Mundi – Mostra Vinci
VINCI – Museo Leonardiano Piazza Guido Masi
Dal 24/06 al 23/09/2023
Il Museo Leonardiano di Vinci, nella sua sede del Castello dei conti Guidi presenta fino al 23 settembre 2023 la mostra Il disegno anatomico di Leonardo al tempo del Salvator Mundi, a cura di Pietro C. Marani, Roberta Barsanti, Marco Gaiani.
Si tratta di una nuova mostra in collaborazione con l’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna che approfondisce, attraverso l’esposizione di alcuni fogli anatomici eseguiti da Leonardo e bottega, il metodo di lavoro e l’attività dell’atelier del maestro nel periodo in cui venne eseguito l’enigmatico dipinto del Salvator Mundi.
Attraverso l’indagine e lo studio di alcuni disegni anatomici eseguiti da Leonardo e bottega nei primi due decenni del XVI secolo si cerca infatti di capire meglio un’opera straordinaria oggi in collezione privata saudita.
Il fulcro dell’esposizione sono due disegni originali, uno di Leonardo con apporti di altri artisti della sua bottega.
Sono uno con due studi di gambe, una vista di lato col bacino e il ventre, l’altra frontalmente in prestito dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e l’altro raffigurante Studi anatomici dei fasci muscolari delle gambe, con uno studio di una figura virile vista di spalle e della testa e del busto di una figura maschile proveniente dal Civico Gabinetto dei disegni del Castello Sforzesco a Milano.
Sul retro di quest’ultimo disegno, compare la scritta SALVATOR MUNDI.
Tale annotazione, riferibile al famoso omonimo quadro, offre la chiave per entrare nel laboratorio di Leonardo e svelare un contesto di produzione articolato e complesso, che aggiunge inediti e importanti tasselli alla storia di questa enigmatica opera.
In questa mostra l’opera grafica del maestro viene indagata attraverso innovative tecnologie di acquisizione dell’immagine e restituita attraverso l’applicazione ISLe (InSignt Leonardo), sviluppata dall’Università di Bologna.
Il visitatore, grazie a tavoli touchscreen, può proiettarsi dentro i piccoli e densi fogli leonardiani, per scoprire ciò che a occhio nudo non è possibile osservare e integrare così l’osservazione dei fogli originali.
Il percorso espositivo comprende anche una macchina visiva, che mostra affinità e differenze tra i disegni anatomici tracciati sul retro del foglio conservato al Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco di Milano in mostra con altri disegni di Leonardo di analogo soggetto.
La sovrapposizione rende evidente come le copie non fossero semplici esercizi didattici oppure repliche di originali del maestro, ma anche varianti dovute a differenti impieghi.
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