Tullio Silvestri è stato un artista noto non solo per la sua pittura, in particolare i monotipi,ma anche per i rapporti di amicizia con James Joyce, Italo Svevo e molti altri intellettuali del Novecento
TULLIO SILVESTRI Artista d’Europa fra Trieste e il Friuli Dalla Venezia Giulia alle Biennali – Mostra Trieste
TRIESTE – Civico Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata Via Torino 8
Dal 07/10 al 03/12/2023
Il Civico Museo della Civiltà Istriana Fiumana e Dalmata, nato dalla collaborazione dell’Istituto regionale per la cultura Istriana-Fiumana-Dalmata con il comune di Trieste ha avuto sede in via Torino 8, ma attualmente è in corso di trasferimento al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste.
In occasione del sessantesimo anniversario della morte di Tullio Silvestri (Venezia 1880 – Trieste 1963), artista di casa a Trieste noto non solo per la sua pittura ma anche per i rapporti di amicizia con molti intellettuali del Novecento, Venezia Giulia e Friuli lo ricordano in due mostre dal titolo generale TULLIO SILVESTRI Artista d’Europa fra Trieste e il Friuli, a cura di Stefano Aloisi, Elisabetta Borean ed Enrico Lucchese.
La prima con sottotitolo Dalla Venezia Giulia alle Biennali presso il Civico Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata di Trieste, la seconda a Castions di Zoppola, presso la Galleria Civica d’Arte Celso e Giovanni Costantini, dal sottotitolo Dalla Venezia Giulia al Friuli.
La mostra vuole far conoscere l’arte di Silvestri a un pubblico largo e di specialisti, interpellando sette autori che hanno approfondito alcuni temi specifici: Patrizia Fasolato, Susanna Gregorat, Enrico Lucchese, Elisabetta Borean, Stefano Aloisi, Piero Delbello e Sergio Vatta.
Importanti per questa conoscenza sono i rapporti di amicizia oltre che con James Joyce e Italo Svevo anche con molte altre personalità di spicco dell’arte e della cultura del suo tempo nonché i rapporti epistolari che intrattenne, tra gli altri, con Mario Praz, Dino Buzzatti, Ugo Ojetti, Giani Stuparich, Antonio Maraini, Giuseppe Marotta, Biagio Marin.
Dopo la breve frequentazione dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, girovagò per tutta Europa per tornare pressoché autodidatta brevemente a Venezia e approdare a Trieste nel 1906.
Nel 1928 si trasferì a Roma da dove si mosse nuovamente a breve distanza per prendere dimora nel paese friulano di Zoppola che, infine, l’artista scelse come sua patria definitiva.
E’ stato un artista apprezzato per i monotipi alle Biennali e in numerose mostre in Italia e all’estero, e fu pure un pittore di cavalletto legato alla pittura impressionista tedesca e ai suoi temi realistici ammirati negli anni della formazione.
Con il suo sguardo rivolto costantemente all’umanità affrontò diverse tematiche quali la ritrattistica, il sacro, il lavoro, vedute e interni, momenti di svago; soggetti che si configurano come un suggestivo reportage sulla vita di quel popolo minuto che tanto lo stimolò