ULIANO LUCAS. Altri sguardi. “Il posto delle fragole” nell’ex ospedale psichiatrico di Trieste

- DATA INIZIO: 21/10/2023

- DATA FINE: 10/12/2023

- LUOGO: PIACENZA – Galleria Biffi

- INDIRIZZO: Via Chiapponi 39

- TEL: +39 0523 324902

Chi è il matto? Questa è la domanda che si pongono i visitatori della mostra di Uliano Lucas aperta a Piacenza

ULIANO LUCAS. Altri sguardi. “Il posto delle fragole” nell’ex ospedale psichiatrico di Trieste – Mostra Piacenza

 

Mostra fotogrfaica Piacenza
Locandina

 

PIACENZA – Galleria Biffi Via Chiapponi 39

Dal 21/10 al 10/12/2023

Dal 21 ottobre 2023 Biffi Arte di Piacenza presenta ULIANO LUCAS. Altri sguardi. “Il posto delle fragole” nell’ex ospedale psichiatrico di Trieste.

La mostra, a cura di Tatiana Agliani, propone una selezione di immagini legate ad un tema particolare che ha interessato l’attività fotografica di Uliano Lucas, nato a Milano nel 1942 da una famiglia operaia e cresciuto nel clima di ricostruzione civile e intellettuale che ha animato il capoluogo lombardo nel dopoguerra.

Sensibile ai temi sociali e civili, nel corso della sua attività di reporter, Uliano Lucas ha sempre dimostrato una particolare attenzione alla questione psichiatrica, documentando il momento di passaggio della chiusura dei manicomi negli anni settanta, a Cernusco sul Naviglio, Gaiato, Parma, e poi seguendo lungo i decenni le nuove forme di assistenza e cura al disagio psichico maturate con la riforma Basaglia, in diversi luoghi d’Italia.

A Trieste nel 1988, durante un lungo lavoro di documentazione delle nuove realtà dell’ex-ospedale psichiatrico, decide di allontanarsi per una volta dalle modalità di racconto del reportage tradizionale e chiede a pazienti, medici, operatori, visitatori, di posare davanti al suo obiettivo, seduti a un tavolino davanti al bar Il posto delle fragole, gestito da una cooperativa di utenti, sulla collina San Giovanni.

Ne nascono i ritratti proposti in questa mostra: un’opera concettuale che, sovvertendo la tradizione dei generi e astraendo i soggetti dal contesto che porta a identificarli come utenti dei centri di salute mentale, si interroga provocatoriamente sulla percezione di sé e sull’identità, sul confine labile e indefinibile tra “normalità” e “follia”.

“Chi è il matto?”

Ci si chiede osservando questi volti di uomini e donne che offrono alla macchina fotografica e al nostro sguardo la propria percezione e rappresentazione di sé, la propria personalità e la propria umana complessità.

Questa mostra è stata presentata in passato in un museo di Tokyo e i visitatori sono stati invitati a distinguere i ruoli delle figure ritratte.

La maggior parte dei visitatori non ha avuto dubbi nell’indicare la foto del direttore dell’ex ospedale.

ORARI

  • Martedì >sabato 10.30 – 12.30 – 15.30 – 19.30

INFO

 

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