L’artista americano di origine israeliana Shlomo Harush dà vita ad un’arte multidisciplinare utilizzando scultura, pittura, fotografia e installazione
SHLOMO HARUSH Now is then and then is now – Mostra Milano
MILANO – Building gallery via Monte di Pietà 23
Dal 23/06 al 17/10/202
BUILDING, nel centro di Milano, è un luogo destinato all’arte nelle sue più̀ varie forme di espressione, che segue una programmazione incentrata su una ricerca artistica storica e contemporanea.
Fino al 17 ottobre 2023 Building presenta nella sede di via Monte di Pietà la mostra Now is then and then is now dedicata all’artista israeliano-americano SHLOMO HARUSH (Gerusalemme 1961) che, utilizzando scultura, pittura, fotografia e installazione, dà vita a un’arte multidisciplinare.
Attraverso una selezione di circa trentacinque opere realizzate tra il 2002 e il 2023, la mostra ripercorre le tappe fondamentali dell’indagine di Shlomo Harush presentando i suoi principali interessi di ricerca e l’utilizzo di vari materiali quali gesso, carta e metalli.
È la registrazione e l’analisi dello scorrere del tempo ciò che anima le opere in mostra.
Attraverso l’utilizzo di materiali che esprimono visivamente il cambiamento e il possibile decadimento, Harush racconta la condizione umana, ritratta nel suo stato di perpetua metamorfosi.
L’artista raggiunge questo scopo creando un legame metaforico tra l’esperienza umana e le opere esposte in mostra, descrivendo attraverso le loro superfici ruvide e consumate le possibili variazioni e trasformazioni che avvengono nella personale storia di ognuno.
Harush riunisce simboli e archetipi contrastanti e ambivalenti, lasciando al pubblico la libertà di interpretarne il significato.
La mostra è attraversata da due principali fili conduttori, ovvero due simboli molto cari all’artista da sempre presenti nella sua ricerca. Il primo è il libro, considerato da Harush come soggetto scultoreo, adatto a diventare un oggetto in grado di diffondere bellezza.
Il secondo simbolo che ricorre in mostra è la sedia, interpretata, anche in questo caso, come pura scultura: la sua funzionalità viene tralasciata a favore del suo potenziale scultoreo.
La mostra riunisce un gran numero di linguaggi diversi, espressi attraverso differenti tipologie di opere create istintivamente da Shlomo Harush, che le ha intercettate da un luogo interiore e misterioso.
Esse delineano un percorso che si configura come una raccolta di pensieri e creazioni che l’artista ha collezionato negli anni. Da numerose prospettive, queste fanno emergere il concetto di tempo.