POP/BEAT – Italia 1960-1979 Liberi di Sognare

- DATA INIZIO: 02/03/2024

- DATA FINE: 30/06/2024

- LUOGO: VICENZA – Basilica Palladiana

- INDIRIZZO: Piazza dei Signori

- TEL: +39 0444 222855 / 0444222850

A Vicenza una nuova mostra dedicata alla pop art e alla beat generation italiane

La Basilica Palladiana di Vicenza ospiterà la mostra POP/BEAT – Italia 1960-1979 Liberi di Sognare, fino a fine giugno

 

La Basilica Palladiana di Vicenza ospiterà la mostra POP/BEAT - Italia 1960-1979 Liberi di Sognare, fino a fine giugno
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La Basilica palladiana è l’edificio simbolo di Vicenza noto per il loggiato a serliane, progettato dal grande architetto Andrea Palladio, che circonda il medievale Palazzo della Ragione.

Nel presentare la mostra POP/BEAT – Italia 1960-1979  – Liberi di Sognare che si apre alla Basilica Palladiana il 2 marzo 2024, il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai ha sottolineato che è un progetto davvero inedito in Italia perché presenta gli Anni ‘60 e ‘70, raramente raccontanti all’interno di eventi espositivi.

Con l’intento di rendere la Basilica palladiana un’agorà costantemente aperta ai vicentini e ai visitatori, abbiamo scelto questa innovativa tematica in collaborazione con Silvana Editoriale, che investe sulla nostra città riconoscendone il fermento e la capacità attrattiva.

Per la prima volta, infatti, vengono raccontate ed esposte insieme le generazioni Pop e Beat italiane, testimoni di un sentire comune di quegli anni, legato a una visione ottimistica del futuro e all’impegno movimentista del Sessantotto, rendendosi quindi originali e autonome dalle suggestioni Pop e Beat americane, per troppi anni indicate come determinanti.

Sarà messa in evidenza l’unicità propositiva e la statura assoluta della PopArt italiana in Europa, nonché le differenze sostanziali e l’autonomia dei suoi artisti rispetto a quelli americani.

In Italia si alimenterà infatti una frequentazione dal basso, sensibile alla tradizione artistica nazionale, al paesaggio, all’avanguardia futurista, che sarà protagonista dei mutamenti sociali, politici e culturali nelle piazze, nelle strade, nelle fabbriche, nelle università: istanze diventate oggetto di gran parte delle opere e dei documenti esposti.

Distanti quindi da quelle degli artisti e letterati americani, presto vezzeggiati in ambito mercantile e universitario, spesso ricevuti come autentiche star e orientati all’evidenza dei prodotti di consumo della società di massa amplificati dalla pubblicità.

Nella sezione POP sono presentate un centinaio di opere selezionate di questi 35 artisti: Valerio Adami, Franco Angeli, Enrico Baj, Paolo Baratella, Roberto Barni, Gianni Bertini, Alik Cavaliere, Mario Ceroli, Claudio Cintoli, Lucio Del Pezzo, Fernando De Filippi, Bruno Di Bello, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Pietro Gallina, Piero Gilardi, Sergio Lombardo, Roberto Malquori, Renato Mambor, Elio Marchegiani, Umberto Mariani, Gino Marotta, Titina Maselli, Fabio Mauri, Aldo Mondino, Ugo Nespolo, Pino Pascali, Michelangelo Pistoletto, Concetto Pozzati, Sergio Sarri, Mario Schifano, Giangiacomo Spadari, Tino Stefanoni, Cesare Tacchi, Emilio Tadini.

La temperatura Beat in mostra sarà garantita dalla musica di quegli anni, diffusa in loop e rappresentata dai rari documenti originali di Gianni Milano, mentore di un’intera generazione, Aldo Piromalli, Andrea d’Anna, Gianni De Martino, Pietro Tartamella, Eros Alesi, Vincenzo Parrella e molti altri, nonché della vicenda artistica militante dell’Antigruppo siciliano.

Alla generazione Beat, fino ad oggi conosciuta (poco) per i fermenti a Milano e Torino, verrà finalmente riconosciuta un’identità nazionale, considerando la generosa e meno nota esperienza proprio dell’Antigruppo siciliano, guidato dalla figura carismatica di Nat Scammacca, di cui saranno esposte le pubblicazioni fondative, relative alla sua Estetica Filosofica Populista.

Antigruppo in chiara polemica con la Beat salottiera ed egemonica del Gruppo ’63, legato all’influenza dei grandi editori del nord e dei concorsi letterari, e molto meno attento alle pulsioni popolari.

Eventi collaterali ad hoc saranno proposti in alcuni dei principali luoghi monumentali della città, in collaborazione con la Biblioteca civica Bertoliana, il festival New Conversations – Vicenza Jazz, il Cinema Odeon, il Festival di poesia contemporanea e musica Poetry Vicenza, il Centro di produzione teatrale La Piccionaia, l’Associazione culturale Theama Teatro e il Conservatorio di musica di Vicenza Arrigo Pedrollo.

ORARI DI APERTURA

  • Martedì > domenica 10.00 – 18.00
  • (ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura)

INFO

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