I ritratti improbabili di Cindy Sherman, al Photo Elysee
Photo Elysee di Losanna ospiterà la mostra fotografica di CINDY SHERMAN con opere inedite e nuove, da fine marzo ad agosto
Photo Elysée di Losanna è uno dei più importanti musei interamente dedicati al mezzo fotografico.
Photo Elysée possiede una collezione permanete di oltre 1.200.000 fotografie che abbraccia l’intero campo fotografico, dai primi procedimenti risalenti agli anni Quaranta del 1800 fino all’immagine digitale.
Inoltre, ogni anno realizza numerose mostre temporanee per stimolare la conoscenza e la passione per la fotografia.
Dal 29 marzo 2024 presenta una mostra personale dell’artista americana Cindy Sherman.
Nata nel 1954 e di stanza a New York Cindy Sherman ha ottenuto riconoscimento internazionale con la sua serie Untitled Film Stills (1977-1980) e ha continuato, nel corso dei decenni successivi, a esplorare costantemente temi legati alla rappresentazione e all’identità, trasformandosi e fotografandosi sotto le spoglie di una moltitudine di personaggi.
Costituita dall’ultimo complesso di opere di Cindy Sherman, questa mostra presenta una serie di ritratti improbabili che illustrano la trasformazione dell’io.
L’idea dell’identità in quanto costruzione è un filo conduttore nell’opera di Sherman; in questa serie, l’artista rende questo concetto ancora più percettibile coll’assemblare fotografie di varie parti del proprio viso in un insieme di immagini incollate.
Ne risulta una serie di ritratti totalmente asimmetrici – e quindi dall’apparenza deformata – che dipingono personaggi interamente nuovi prendendo vita nel corso del processo.
Tratti da una serie di ventisei “creature galleggianti“, come le chiama l’artista, questi ritratti sfigurati e a volte sproporzionati esprimono l’opera più grottesca di Sherman finora.
Con le sue fotografie volutamente stampate in grande formato, Sherman offre allo spettatore dettagli ritenuti solitamente inestetici: rughe, contorsioni, trucco mal applicato.
Nell’attirare l’attenzione su questi elementi spesso attenuati, Sherman interroga la nostra relazione con l’attrattività/repulsione e la costruzione di sé.