Partendo da umili origini, l’artista italiana Pasquarosa si è affermata come artista di successo nel periodo turbolento tra le due guerre
L’Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra presenta la mostra Pasquarosa: From Muse To Painter, fino a fine aprile
La Estorick Collection of Modern Italian Art è stata inaugurata a Londra nel 1998.
Una casa a schiera georgiana restaurata che comprende una libreria, una caffetteria, sei gallerie e una ricca biblioteca d’arte.
La Collezione è conosciuta a livello internazionale per il suo nucleo di opere futuriste, nonché di arte figurativa e scultura datate dal 1890 agli anni ’50.
Il programma espositivo continua ad affrontare artisti e movimenti dell’arte e della cultura italiane.
Dal 12 gennaio 2024 negli spazi delle mostre temporanee viene presentata la mostra Pasquarosa: From Muse to Painter.
Pasquarosa Marcelli (1896 – 1973), conosciuta semplicemente come ‘Pasquarosa‘, fu una delle prime artiste italiane ad avere una mostra personale a Londra, negli anni ’20.
Un secolo dopo, il suo lavoro torna nella capitale in una nuova mostra che presenta circa 50 dipinti e disegni in prestito dall’Archivio Nino e Pasquarosa Bertoletti di Roma e da altre collezioni private.
Nata ad Anticoli Corrado, Pasquarosa si trasferì da giovane a Roma per lavorare come modella d’artista, dove conobbe il suo futuro marito (il pittore Nino Bertoletti) ed entrò a far parte di un ceto artistico.
Tra il 1913 e il 1914 la coppia aprì uno studio a Villa Strohl-fern dove, pur non avendo mai avuto alcuna formazione formale, Pasquarosa iniziò a dipingere.
Espone per la prima volta alla mostra della Secessione Romana del 1915, ottenendo un successo inaspettato.
Da quel momento in poi la critica cominciò a lodare il carattere spontaneo e originale del suo immaginario, tanto da definirla un “fenomeno”.
Nel periodo tra le due guerre viaggiò molto, visitando città come Parigi, Venezia e Madrid, ed entrò in contatto con alcune delle figure chiave dell’establishment artistico e culturale dell’epoca, tra cui Luigi Pirandello, Giorgio de Chirico e Renato Guttuso.
Alla fine degli anni ’20 tenne una mostra personale alla Arlington Gallery di Londra, qualcosa di molto insolito per un’artista italiana dell’epoca.
Ha continuato a esporre in Italia per tutta la sua vita e ha partecipato a numerose Biennali di Venezia dagli anni ’30 fino a poco prima della sua morte nel 1973.
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